Confermate dalla quinta sezione penale della Cassazione le assoluzioni, pronunciate dalla Corte d’appello di Milano nel maggio del 2022, dell’ex presidente e dell’ex direttore generale di Mps Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, i quali erano invece stati condannati in primo grado per presunte irregolarità nelle operazioni Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh.
I giudici della Suprema Corte hanno bocciato, dichiarandolo inammissibile, il ricorso presentato dalla procura generale milanese contro la sentenza d’appello, con cui tutti gli imputati erano stati assolti. “All’udienza del giorno 11 ottobre 2023 – si legge nella nota della Corte – la Quinta Sezione penale della Corte di cassazione si è pronunciata, nel proc. pen. n. 5025/2023, sui ricorsi proposti dal Procuratore Generale presso la Corte di appello di Milano e dalla Parte civile CONSOB, avverso la sentenza della Corte di appello di Milano del 6 maggio 2022, limitatamente ai reati di falso in bilancio, aggiotaggio informativo e ostacolo alla vigilanza. Il procedimento in appello – ricorda la Cassazione – aveva visto ribaltare, in assoluzione, la sentenza di condanna di primo grado concernente fatti contestati come commessi tra il 2008 e il 2012. Le contestazioni erano state formulate nei confronti di vertici e funzionari dell’epoca di Banca Monte dei Paschi di Siena, nonché di Deutsche Bang Ag London Branch e Nomura International Plc London, chiamate, queste ultime, a rispondere anche ai sensi del d.lgs. n. 231/2001 sulla responsabilità degli enti. Sulle conformi richieste del Procuratore Generale della Corte di cassazione – conclude la nota – e preso atto, altresì, della intervenuta revoca della costituzione di parte civile di CONSOB, i ricorsi sono sati dichiarati inammissibili”. (AGI)
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