Mostre: a Milano torna Picasso con “Metamorfosi della figura”


Picasso non considerava come ‘primitiva’ l’arte che lo ispirava, non vedeva un ‘prima’ e un ‘dopo’ nell’arte. “Non c’è né passato né futuro nell’arte – sottolineava – Se un’opera d’arte non può vivere sempre nel presente, non ha significato”. Pablo Picasso infatti seppe, più di ogni artista della sua generazione, comprenderle e reinventarle. Con la mostra “Picasso. La metamorfosi della figura” il Mudec Museo delle Culture di Milano propone al pubblico di leggere la ricchissima produzione di Picasso – dalle opere giovanili fino alle più tarde – alla luce del suo grande interesse per le fonti artistiche ‘primigenie’, per l’arte primitiva, e racconta questa costante rielaborazione intellettuale e l’eredità artistica della sua visione attraverso un progetto espositivo appositamente pensato per essere ospitato nel Museo che racconta le culture del mondo e la loro reciproca e costante influenza. Dal ritorno al primitivismo nasce questa mostra prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura, con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia e il sostegno di Fondazione Deloitte.
L’esposizione, curata da Malén Gual, conservatrice onoraria del Museo Picasso di Barcellona, insieme a Ricardo Ostalé, apre al pubblico dal 22 febbraio fino al 20 giugno e porta al Mudec di Milano oltre quaranta opere del maestro spagnolo, tra dipinti, sculture, insieme a 26 disegni e bozzetti di studi preparatori, del preziosissimo Quaderno n. 7 concesso dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso – Museo Casa Natal di Malaga. Insieme all’apporto dell’Administration Picasso – presieduta dalla figlia Paloma Ruiz-Picasso – e degli eredi, che hanno creduto nel progetto espositivo confermando importanti prestiti, la mostra “Picasso. La metamorfosi della figura” propone la rilettura della ricchissima produzione di Picasso alla luce del suo grande interesse per le fonti artistiche ‘primigenie’ e chiude dunque idealmente un lungo 2023 di celebrazioni del 50° anniversario della morte del pittore con una mostra che è fortemente e volutamente ‘spagnola’ nell’identità del progetto, ma ‘universale’ nel cuore della visione artistica che di Picasso propone al pubblico. Il progetto sarà anche l’occasione per rivedere ospitata al Mudec, dopo anni, la “Femme nue” appartenente alle collezioni civiche milanesi, meraviglioso dipinto che fu fondamentale preludio al capolavoro picassiano “Les Demoiselles d’Avignon”, in dialogo con magnifici dipinti di maschere. (AGI)
MIK/ADV