AGI – La metropolitana di Mosca ha ricominciato ad assumere donne come conducenti, in seguito alla modifica delle leggi che, all’inizio degli anni ’80, avevano proibito alle rappresentanti del sesso femminile alcuni lavori giudicati troppo gravosi fisicamente. Lo ha annunciato il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin. L’Unione Sovietica aveva consentito alle donne di guidare i treni della metropolitana nel 1936.
Il 1 gennaio 2021 l’azienda dei trasporti pubblici moscovita ha assunto venticinque conducenti donne, dopo che l’ultima era andata in pensione nel 2014. Dodici sono entrate già in servizio, le altre tredici devono completare la formazione. Potranno scegliere se indossare un’uniforme con i pantaloni o una con la gonna.
Guidare i treni della metropolitana è solo una delle professioni, insieme alla conduzione di camion e imbarcazioni, che sono state rimosse dalla lista dei lavori interdetti alle donne, una volta aumentata l’automazione in questi settori. Il numero di figure professionali che le donne non possono ricoprire è ora sceso da 356 a 96, un novero ormai ristretto ai lavori che prevedono l’utilizzo di materiali pericolosi come esplosivi o prodotti chimici tossici.
Tra le restrizioni eliminate c’è quella che impediva alle donne di svolgere professioni che prevedevano il sollevamento di pesi superiori ai 10 chili per almeno due volte all’ora. “E’ il peso medio dei bambini di un anno, e lo Stato non ha mai impedito alle madri di sollevarli”, avevano ironizzato le associazioni femministe.
Vedi: Mosca punta sulle donne, tornano a condurre la metropolitana
Fonte: estero agi