Morvillo: "Palermo rilegittima moralmente i condannati per mafia"


(Adnkronos) – “Nel trentennale delle stragi cosa fa Palermo? Rilegittima moralmente qualcuno condannato per fatti di mafia. Finito in carcere. A volte ho la sensazione che ai palermitani, tranne qualche eccezione, non gliene freghi proprio niente della lotta alla mafia. Palermo ha dato la legittimazione morale a gente che è uscita di carcere di recente. Il prossimo passo quale sarà? Dargli un premio? E il passo successivo quale sarà? Dire che Falcone e Borsellino sono stati uccisi da quattro scalzacani? Non è un problema di elezioni, il mio tema è più alto. Si chiama lotta alla mafia. C’è una parte di Palermo che non conserva nulla nella propria anima”. E’ il grido di dolore di Alfredo Morvillo, per 40 anni magistrato e fratello di Francesca Morvillo, moglie del giudice Giovanni Falcone. L’ex Procuratore di Trapani, da due anni in pensione, è intervenuto, ieri sera, a Gratteri, nel cuore delle Madonie, alla presentazione del libro ‘Francesca’ di Felice Cavallaro (Solferino editore), con il sindaco di Gratteri Giuseppe Muffoletto. Morvillo non fa i loro nomi, ma il riferimento è all’ex Governatore siciliano Totò Cuffaro e all’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, entrambi condannati per mafia, che hanno scontato la loro pena, e che alle scorse elezioni comunali, sono stati al centro delle polemiche per i loro interventi sui nomi dei candidati. “Il 23 maggio di ogni anno assistiamo a una gara a chi la dice più grossa contro la mafia – dice Morvillo – ma poi, quando bisogna dimostrarlo con i fatti, non accade nulla”.
Source: Adnkronos