E’ morto all’alba Angelo di Carlo, 54 anni, originario di Roma ma da anni trasferitosi a Forlì, che l’11 agosto si era dato fuoco davanti a Montecitorio, per protesta contro il suo stato di disoccupazione visto che da anni lottava con la precarietà. A darne notizia sono i carabinieri. L’uomo, ricoverato da allora all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, era rimasto ustionato sull’85% del corpo. Ha resistito per 8 giorni, poi non ha retto più e il suo cuore ha smesso di battere. Una morte annunciata, frutto della disperazione di un’Italia che non sa come vivere. Il silenzio assordante della politica rappresenta il dato piu’ drammatico. Il “palazzo” lontano dalla quotidiana tragedia degli italiani, ignora, fà finta di niente, dice il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che aggiunge “noi abbiamo denunciato alla magistratura romana “l’eccidio di stato” di centinaia di imprenditori e lavoratori. Ma tutto tace, la stampa tace. Di Angelo De Carlo hanno dovuto parlarne solo perche’ ha scelto di uccidersi davanti al palazzo del potere.