AGI – Radu Lupu, considerato come uno dei più grandi pianisti del mondo, è morto all’età di 76 anni: lo hanno annunciato gli organizzatori del Festival George Enescu di Bucarest. “Siamo profondamente rattristati nell’apprendere della morte del maestro Radu Lupu, un caro amico del Festival Enescu e un magnifico musicista” hanno scritto gli organizzatori del Festival su Facebook. Secondo i media, Lupu è morto a Losanna, in Svizzera, dopo una lunga malattia.
Lupu vinse il concorso pianistico internazionale George Enescu nel 1967, nove anni dopo l’istituzione del prestigioso festival dedicato al compositore rumeno George Enescu. Radu Lupu era nato il 30 novembre 1945 a Galati, in Romania, e aveva iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni.
Schubert e il suo Improvviso n. 1. Pochi minuti, ma un battito di un grande Poeta appena scomparso. A Radu Lupu il nostro grazie. R.I.P. pic.twitter.com/60wVlvmFYJ
— Teatro La Fenice (@teatrolafenice)
April 18, 2022
Dopo essere stato ammesso al conservatorio di Bucarest, vinse una borsa di studio per studiare al leggendario conservatorio di Mosca. Tra i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera, Lupu ha vinto il premio Van Cliburn nel 1966 e il premio Leeds nel 1969. Noto per la sua discrezione e il suo perfezionismo, Lupu era particolarmente apprezzato nel repertorio di compositori come Schumann, Brahms, Mozart e Beethoven.
Ha lavorato con molte delle migliori orchestre e direttori del mondo, tra cui Herbert von Karajan, Carlo Maria Giulini e Zubin Mehta. Allergico alle interviste – ne rilasciò pochissime – nel 1996 vinse un Grammy per la sua registrazione di sonate per pianoforte di Schubert. Residente in Svizzera, Lupu si era ritirato dalle esibizioni alla fine della stagione 2018-2019 per motivi di salute.
We’re extremely saddened to hear that Radu Lupu has passed away at the age of 76.
He leaves behind a legacy of immense musicality and expression, and his death is an great loss to classical music. He will be missed. pic.twitter.com/4jB5GDc3PS— Decca Classics (@deccaclassics)
April 19, 2022
È stato ricordato anche su Twitter, dove il violoncellista britannico Steven Isserlis lo ha descritto non solo come “uno dei musicisti più grandi che abbia mai ascoltato” ma anche “come un uomo profondamente gentile, modesto e divertente – e un amico meraviglioso”.
Source: agi