Roma, 4 mar. – L’attenzione di questa settimana è focalizzata sui dati chiave sull’inflazione di Tokyo, che di solito fungono da indicatore per l’economia giapponese nel suo complesso. Anche Seul riapre e avanza di oltre l’1% grazie alla spinta del tech. La Borsa di Shanghai apre in ribasso e poi di riprede. Ora è leggermente positiva, mentre quella di Hong Kong arretra in vista del Congresso cinese, che aprirà domani. Il numero due di Xi, il premier Li Qiang, dovrebbe consegnare un “rapporto di lavoro” che delineerà le gli obiettivi e le priorità del Dragone. L’aspettativa è per un target di crescita confermato al 5% in linea con quello del 2023 e un aumento del deficit fiscale per finanziarie delle misure di supporto. Intanto il Bitcoin ha raggiunto oggi il massimo degli ultimi due anni, superando i 64.000 dollari. La più grande criptovaluta per valore di mercato ha guadagnato il 50% quest’anno e la maggior parte dell’aumento è avvenuto nelle ultime settimane, quando il volume degli scambi è aumentato per i fondi bitcoin quotati negli Stati Uniti. In Asia i prezzi del petrolio frenano leggermente, dopo essersi innalzati, dopo che i membri dell’Opec+ hanno concordato di estendere i tagli volontari alla produzione di petrolio fino alla fine del secondo trimestre, sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato, mentre la Russia si è impegnata a tagliare la produzione e le esportazioni. I future sul Wti arretrano dello 0,1% a quasi 80 dollari e quelli sul Brent sono piatti a 83,50 dollari al barile. Gli analisti comunque prevedono un rialzo per il prezzo del petroio. “I segnali di tensione nel mercato fisico continuano a spingere il petrolio greggio al rialzo. I tagli alla produzione da parte dell’alleanza OPEC+ continuano a ridurre l’offerta mentre il mercato si preoccupa per le rinnovate tensioni in Medio Oriente”, hanno detto lunedì gli analisti di Anz in una nota. Nel frattempo a Wall Street i future sul Dow Jones e sull’S&P 500 arretrano, mentre quelli sul Nasdaq sono leggermente sopra la parità, dopo il rally delle scorsa settimana, e in attesa di Powell. In Europa i future sono misti, in attesa della Bce. Questa settimana sul fronte macro, i riflettori si appunteranno anche venerdì sui dati mensili del mercato del lavoro statunitensi, che dovrebbero confermare la tonicità del settore. Il numero degli occupati, pur in calo su base mensile, dovrebbe restare su livelli soddisfacenti, oltre le 200.000 unità e il tasso di disoccupazione molto probabilmente resterà stabile al 3,7%. Oggi parleranno Robert Holzmann, membro del direttivo della Bce e il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker.