Monza prima al mondo per tecnica con sonda Gps tumore prostata


Per la prima volta a livello mondiale all’ospedale San Gerardo è stata dimostrata la fattibilità di un trattamento di radiochirurgia che consiste nel posizionamento di una sonda messa all’interno di un catetere vescicale che funziona come un sistema GPS (Global Positioning System), permettendo la localizzazione in tempo reale del bersaglio. Questa tecnica permette di assicurare una somministrazione ultra-selettiva della dose che riduce al minimo l’irraggiamento degli organi sani circostanti e di conseguenza il rischio di effetti collaterali. La sonda, una volta terminato il trattamento viene rimossa completamente. L’elevata precisione garantita da questo sistema consente di concentrare il ciclo di radioterapia, che viene di norma effettuato con piccole dosi ogni giorno per evitare di danneggiare gli organi sani, in una singola, unica, applicazione. In sostanza, lo studio è l’unico al mondo in cui i pazienti con tumore alla prostata vengono trattati con radiochirurgia in una singola applicazione invece che con un lungo ciclo di radioterapia. “I risultati preliminari ottenuti su 30 pazienti con un follow up mediano di 18 mesi sono molto incoraggianti, e se confermati sul lungo termine, avranno implicazioni rilevanti per la netta contrazione degli accessi in reparto. Semplificare il trattamento lo rende meno stressante, migliora la qualità di vita delle persone, le aiuta a tornare alla propria vita familiare, sociale e professionale e a ridurre le lista d’attesa” afferma Stefano D’Arcangeli, direttore della Radioterapia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori. I pazienti che possono beneficiare di questa strategia innovativa sono quelli affetti da carcinoma alla prostata localizzato con rischio intermedio sfavorevole e alto. (AGI)

MAD