Montagna: dalle Ande alle Alpi, due alpinisti italiani morti


Senoret, in un post su Instagram, ha scritto: “Hai percorso la cresta in modo incomparabile, muovendoti con molta calma e godendoti le tue montagne, nel luogo in cui eri più felice e appagato, non ho mai pensato che con un alpinista come te ci potesse essere un viaggio di non ritorno, mi hai sempre trasmesso quella sicurezza che avevi nel muoverti nel tuo cosiddetto tempio, le montagne, con un’etica e dei valori ammirevoli, rispettando, imparando, godendo di ogni passo e di ogni respiro con esse”.
Franchini era un appassionato della Cordigliera andina. Nel 2018 assieme al fratello Silvestro aveva compiuto il concatenamento di una serie di cime nell’ambito del progetto ‘Los Picos 6500’. Nato nel 1989 a Madonna di Campiglio, Franchini era un alpinista, guida alpina e maestro di sci. Cresciuto alpinisticamente sulle Dolomiti di Brenta, le montagne di casa, successivamente ha scalato montagne della Patagonia e del resto del Sud America ma anche di India e Cina (monte Edgar a 6618 metri e in solitaria l’inviolata parete est del Lamo She a 6070). Tomas ha vinto due volte il ‘Premio Paolo Consiglio’ del Club Alpino Accademico Italiano. Luca Bernini, istruttore della sezione di Piacenza del Club Alpino Italiano è precipitato per alcune centinaia di metri questa mattina dalla parete est del Cervino mentre la stava percorrendo in discesa con gli sci. L’incidente si è consumato lungo il canalone della ‘Becca’. Il suo compagno di cordata da immediatamente allertato i soccorsi ma per Bernini non c’era più nulla da fare. La salma è stata recuperata dall’Air Zermatt Dalle Ande alle Alpi, doppia tragedia per l’alpinismo italiano. Sulla Cordillera Blanca, nel nord del Perù, è morto Tomas Franchini, 35 anni, trentino di Madonna di Campiglio che era dato per disperso da domenica, mentre in mattinata sul Cervino ha perso la vita Luca Bernini, 34 anni piacentino. Entrambi erano alpinisti esperti. La tragedia di Tomas Franchini si è consumata mentre era impegnato nella scalata del monte Cashan nella zona di Huaraz. A lanciare l’allarme era stato il compagno di cordata, l’alpinista cileno Cristobal Senoret Zobeck che lo aveva visto precipitare e che aveva subito allertato il fratello di Tomas, Silvestro. “Il suo compagno di cordata mi aveva riferito che non c’erano speranze di trovarlo in vita, mi manchera’ tantissimo anche se negli ultimi anni ci eravamo un po’ distanziati, non so se andro’ in Peru’, ora è il momento di stare vicino ai genitori”, ha detto all’AGI, Silvestro nel confermare la notizie del ritrovamento della salma da parte dei soccorritori. (AGI)