Mobilità: studio, elettrico e idrogeno per decarbonizzare


Mobilità a idrogeno (H2) e ad elettricità diretta devono essere opportunamente combinate per ottenere una efficace ed efficiente transizione ad emissioni zero in Europa. È quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su “One Earth” da ricercatori guidati dal PIK – Potsdam Institute for Climate Impact Research. “Precedenti ricerche hanno dimostrato che il nostro sistema energetico può essere trasformato in uno a fonti rinnovabili come l’eolico e il solare a basso costo e a basso impatto ambientale. Tuttavia, la domanda successiva è come utilizzare questa elettricità rinnovabile per sostituire l’uso di combustibili fossili nei settori dell’edilizia, dell’industria e dei trasporti. La nostra analisi mostra che l’uso diretto dell’elettricità, ad esempio, tramite auto elettriche e pompe di calore, è fondamentale per un’ampia gamma di settori, mentre la conversione dell’elettricità in idrogeno è importante solo per poche applicazioni”, afferma Felix Schreyer, scienziato del PIK e autore principale dello studio. L’analisi mostra potenziali più elevati per l’elettrificazione e identifica un intervallo di diffusione più ristretto per l’energia basata sull’idrogeno rispetto agli studi precedenti. Utilizzando il modello di economia energetica REMIND, gli scienziati PIK hanno studiato combinazioni plausibili di entrambe le strategie nei percorsi di trasformazione del sistema energetico dell’UE in base a diversi presupposti di scenario. Hanno scoperto che, in tutti gli scenari, l’elettrificazione diretta è la strategia dominante per le autovetture e il riscaldamento a bassa temperatura negli edifici e nell’industria, mentre l’idrogeno e i combustibili sintetici prodotti dall’elettricità sono necessari principalmente per l’aviazione, la navigazione, l’industria chimica e come stoccaggio di elettricità. Pertanto, l’elettrificazione e l’idrogeno sono in gran parte complementari, mentre competono per una piccola quota, pari solo al 15 per cento circa dell’energia finale. Questi segmenti incerti includono settori come il trasporto su camion e il calore dei processi industriali ad alta temperatura. Gli autori discutono inoltre lo stato attuale della politica dell’UE per quanto riguarda l’elettrificazione e l’idrogeno e delineano tre pilastri fondamentali per una trasformazione di successo: il processo decisionale dovrebbe 1) dare priorità all’elettrificazione e all’idrogeno rispettivamente nei settori in cui sono preferiti in tutti gli scenari, 2) eliminare ostacoli all’espansione dell’energia rinnovabile e 3) incentivare l’incremento delle catene di approvvigionamento dell’idrogeno. “Il nostro studio evidenzia che i politici dovrebbero rispettare i diversi ruoli settoriali di entrambe le strategie: promuovendo l’elettrificazione tramite applicazioni elettriche per il trasporto stradale e il riscaldamento, dando priorità all’idrogeno e ai combustibili sintetici per le applicazioni in cui sono indispensabili”, afferma lo scienziato e coautore del PIK Falko Ueckerdt. (AGI)
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