Milano: in commissione Paesaggio obbligo equilibrio di genere

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La giunta milanese ha approvato con una delibera il nuovo regolamento della commissione comunale per il Paesaggio, introducendo alcune modifiche a quello attuale con l’obiettivo dichiarato di promuovere l’equilibrio di genere e rafforzare ulteriormente il principio di trasparenza che lo guida. Il provvedimento sarà esecutivo una volta approvato anche dall’Aula consiliare, dove approderà nelle prossime settimane. “Queste disposizioni – dichiara l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – vogliono creare le condizioni perché il principio della parità di genere, affermato in diversi atti dall’Amministrazione, assuma concretezza anche nella composizione degli organi comunali e dei loro derivati. Introduciamo, inoltre, un ulteriore elemento di trasparenza: il vincolo, per oltre la metà dei commissari, di non svolgere la professione di architetto o urbanista in città nel corso del mandato”. La Commissione per il Paesaggio è un organo tecnico-consultivo del Comune che esprime pareri obbligatori (ai sensi della Legge Regionale 12/2005) su questioni di materia paesaggistica, con particolare attenzione alla coerenza del progetto con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti paesistico-ambientali, nell’ottica di una tutela complessiva del territorio comunale. L’individuazione dei componenti della Commissione, che operano a titolo gratuito, avviene sulla base di criteri di selezione definiti a livello generale dallo stesso Regolamento e specificati dall’apposito avviso pubblico: gli incarichi vengono poi assegnati sulla base di una selezione attuata da una commissione designata dalla Direzione generale.
Le candidature vengono proposte dagli Ordini, i Collegi, le Associazioni professionali, le Università, le Sovrintendenze. Si deve comunque trattare di soggetti esterni all’ente, con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio. Queste le principali modifiche introdotte rispetto al regolamento vigente: il numero dei componenti passa dagli attuali 11 a 15, con l’obbligo del rispetto delle normative vigenti in tema di parità di genere, che prevedono un minimo del 40% per quello con minore rappresentanza. Almeno otto componenti su 15, compreso il Presidente, per la durata dell’incarico non potranno svolgere attività di libera professione nel territorio comunale.
La durata della carica, infine, passa da 3 a 4 anni.
Il regolamento dedica un articolo anche ai rappresentanti dei Municipi, i quali partecipano, senza diritto di voto, alle sedute della Commissione per esprimere valutazioni di loro competenza e dovranno avere un profilo tecnico.
Le valutazioni, di carattere tecnico, economico e sociale in merito all’ambito territoriale interessato dall’intervento, vanno a supporto dei lavori della Commissione, della quale sono utili a orientare e sostenere l’espressione del parere conclusivo rispetto a quanto esaminato. Il nuovo Regolamento, che entrerà in vigore una volta licenziato dal Consiglio comunale, sarà alla base dell’avviso pubblico con il quale verranno individuati i candidati per la prossima Commissione. Quella attuale, infatti, è in scadenza a dicembre 2024, dopodiché si procederà alle nomine valide per il successivo quadriennio. (AGI)