Migranti: Blanchett a Pe, esternalizzare è disumano e dannoso

The approximately 400 migrants who were on the rescue fishing boat off the island arrived aboard patrol boats and boats of the Capitaneria di Porto (Harbor Master's Office) in the port of Lampedusa, Italy, 28 August 2021. ANSA / CONCETTA RIZZO


Bruxelles, 8 nov. – “Mi chiedo se coloro che ora mettono in discussione la Convenzione sui rifugiati, o che vedono muri e recinzioni di filo spinato come soluzione ai 36,4 milioni di rifugiati nel mondo, abbiano mai incontrato e parlato con un rifugiato. O si siano confrontati davvero con il costo umano di politiche dannose come l’esternalizzazione”. Lo ha dichiarato l’attrice Cate Blanchett, ambasciatrice di buona volontà dell’Unhcr, in apertura della mini sessione plenaria del Parlamento europeo. “Come australiana, posso dirvi che abbiamo imparato a nostre spese il devastante tormento fisico e mentale che i rifugiati hanno sperimentato mentre erano bloccati in mare aperto. I danni psicologici subiti da coloro che li sorvegliavano. I miliardi di dollari di denaro dei contribuenti sprecati per un approccio ormai screditato e in gran parte abbandonato. E, mi permetto di dire, la vergogna e il rimpianto che molti di noi provano per queste politiche inefficaci e disumane”, ha sottolineato.