Meta: Brasile da 72 ore per spiegare politica fact-cecking

foto IPP/zumapress Menlo Park, California 01/08/2022 nelal foto il simbolo logo di Meta all'ingresso della sede centrale WARNING AVAILABLE ONLY FOR ITALIAN MARKET


Il Brasile ha dato a Meta 72 ore per spiegare la sua politica di fact-checking per il Paese e come intende proteggere i “diritti fondamentali” sulle sue piattaforme. Il procuratore generale Jorge Messias ha dichiarato che il suo ufficio potrebbe prendere misure “legali e giudiziarie” contro Meta se non risponderà in tempo a un avviso extragiudiziale che è stato presentato.
Citando la “mancanza di trasparenza” di Meta, Messias ha detto che l’azienda “avrà 72 ore per informare il governo brasiliano della sua effettiva politica per il Brasile”. Il fondatore e amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg, martedì ha annunciato di voler staccare la spina al fact-checking di Facebook e Instagram negli Stati Uniti, citando le preoccupazioni sulla parzialità politica e la censura. La mossa ha sollevato preoccupazioni in molti Paesi, tra cui il Brasile, che sono vulnerabili alla disinformazione.
La presidenza brasiliana ha dichiarato che i cambiamenti di Meta sono stati uno dei principali argomenti di discussione durante la telefonata di venerdì tra Luiz Inacio Lula da Silva e il suo omologo francese Emmanuel Macron. I leader “hanno concordato che la libertà di espressione non significa libertà di diffondere bugie, pregiudizi e insulti”. (AGI)