(dall’inviato Luigi Conte) Una “alleanza mondiale contro i trafficanti di esseri umani” per “porre fine alle migrazioni illegali” e un impegno comune per evitare una escalation in Medio Oriente, ma anche per fermare gli attacchi Houthi alle navi che transitano nel Mar Rosso. Nello Studio Ovale della Casa Bianca Giorgia Meloni si è dimostrata più che mai determinata presentando al presidente Usa Joe Biden quelle che sono le priorità del G7 sotto la Presidenza italiana. “Non vedo l’ora di ospitarti a giugno in Puglia”, ha esordito Meloni. In quella occasione, ha precisato, verranno riaffermati il rispetto del diritto internazionale, la difesa della libertà e la pace per l’Ucraina. Ma oggi, ha sottolineato, “sono venuta qui anche per proporre un’alleanza mondiale contro i trafficanti di esseri umani”. “Il G7 – ha proseguito Meloni – dedicherà un’attenzione speciale all’Africa. Ne abbiamo parlato spesso, ma credo che dobbiamo ricordare che l’Africa non è un continente povero; al contrario, è incredibilmente ricco in risorse umane e materiali, ma è stato trascurato e sfruttato con un approccio predatorio per molto tempo”. “Voglio quindi ribaltare questo approccio predatorio insieme con te”, ha detto Meloni rivolgendosi a Biden.
Per quanto riguarda il Medio Oriente, ha continuato la presidente del Consiglio, “dobbiamo coordinare le nostre azioni per evitare una escalation. A tal riguardo sosteniamo pienamente gli sforzi di mediazione statunitensi”. “Lavoriamo insieme a passi concreti per garantire la prospettiva dei 2 Stati, che e’ l’unica soluzione a lungo termine e sostenibile”, ha aggiunto. Quanto alle relazioni bilaterali, “durante il nostro incontro qui lo scorso luglio ci eravamo detti che volevamo migliorarle e migliorare il nostro interscambio. Lo abbiamo fatto: nel 2023, il nostro interscambio ha raggiunto l’importo piu’ alto di sempre con 102 miliardi di dollari. Credo quindi – ha concluso Meloni – che abbiamo fatto un buon lavoro, ma anche che possiamo fare ancora meglio e spero che questo sara’ il nostro reciproco obiettivo per quest’anno”.
Dopo il faccia a faccia, Meloni e Biden hanno preso parte a un bilaterale tra delegazioni cui hanno partecipato, tra gli altri, per parte americana il segretario di Stato Antony Blinken, l’assistente per la Sicurezza Jace Sullivan, la segretaria al Commerio Gina Raimondo. Per l’Italia, tra gli altri, l’ambasciatrice negli Usa Mariangela Zappia, il consigliere diplomatico Fabrizio Saggio e il consigliere militare, generale Franco Federici. La visita di Meloni è durata in tutto oltre un’ora.
Al termine della visita, è stata diffusa una nota del capo Ufficio Stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano: “Il punto stampa del Presidente Meloni a Washington non è mai stato programmato per la necessità di partire per il Canada al termine dell’incontro alla Casa Bianca, che è inoltre slittato di quasi 45 minuti per esigenze dell’Amministrazione Usa. Non c’è quindi da parte del Presidente Meloni nessun ‘imbarazzo’ nel rispondere ad alcune domande dei giornalisti, come da qualcuno ipotizzato. La missione Usa-Canada non termina oggi e ci sarà occasione di approfondire le tematiche di interesse giornalistico in un punto stampa che sarà organizzato domani a Toronto”.
Poco prima di entrare alla Casa Bianca Meloni ha annunciato in un video che dopo 24 anni di detenzione negli Usa è stata firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti. “Un risultato frutto dell’impegno diplomatico di questo governo, della collaborazione con il governo dello Stato della Florida e con il governo federale che ringrazio”, ha detto Meloni. “Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto e ora aspettiamo Chico in Italia”.
Da parte sua, Biden ha ricordato il “rapporto stretto” tra Italia e Usa, che “si sono guardati le spalle” a vicenda. “Voglio ringraziarti, Giorgia”, per il sostegno sull’Ucraina da parte dell’Italia e dei Paesi del G7. “Sono contento che tu sia tornata. Abbiamo molti argomenti di cui parlare”, ha affermato Biden. Durante il suo intervento il presidente amrericano ha tuttavia confuso l’Ucraina con Gaza. E’ successo mentre parlava degli aiutialla popolazione nella Striscia. “Noi – ha spiegato – abbiamo bisogno di fare di più e gli Stati Uniti faranno di più”. A questo punto Biden ha parlato dell’Ucraina: “Nei prossimi giorni – ha continuato – ci uniremo con i nostri amici in Giordania e con altri per garantire con gli aerei il lancio di ulteriore cibo e rifornimenti in Ucraina e cercheremo di mantenere aperti altri canali con l’Ucraina, inclusa la possibilità di un corridoio marittimo per consegnare grosse quantità di aiuti umanitari”.
“Insisteremo con Israele – ha proseguito Biden – perché faciliti l’arrivo di più camion” e vengano aperte “altre strade per portare aiuti a sempre più persone. Niente scuse. Sono in gioco vite innocenti, sono in gioco le vite dei bambini”. “Noi – ha continuato – dovremmo fare in modo di portare centinaia di camion, non solo parecchi. E io non mi fermerò, noi non ci fermeremo” per garantire “altri aiuti”. “La perdita di vite è straziante. La popolazione è così disperata che persone innocenti finite in una guerra terribile non sono in grado di sfamare le loro famiglie”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, commentando la strage a Gaza nord, dove più di cento persone sono morte ieri mattina mentre erano in attesa dei convogli con gli aiuti umanitari. “Abbiamo bisogno di fare di più – ha aggiunto – e gli Stati Uniti faranno di più”. (AGI)