Meloni a Tunisi, aiuti Piano Mattei per oltre 100 mln


Cinquanta milioni di euro per sostenere direttamente il bilancio dello Stato tunisino, puntando sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili, ma anche una linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine, del valore di 55 milioni di euro, e un protocollo d’intesa tra il ministero dell’Università e della Ricerca italiano e l’omologo dicastero tunisino. La quarta missione a Tunisi di Giorgia Meloni da presidente del Consiglio si concretizza con queste “tre intese molto importanti”, come le ha definite la stessa Meloni in una dichiarazione al termine della visita al Palazzo di Cartagine. La premier è stata poche ore nella capitale tunisina, dove è arrivata questa mattina. Una toccata e fuga, insomma, prima di riprendere l’aereo per Bruxelles, dove oggi pomeriggio inizia il Consiglio europeo straordinario. Accompagnata dai ministri dell’Interno e dell’Università e della Ricerca, rispettivamente Matteo Piantedosi e Anna Maria Bernini, e dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, Meloni ha prima avuto un colloquio con Saied, poi sono stati sottoscritti i tre accordi, che rientrano nel Piano Mattei. “La collaborazione con la Tunisia, anche grazie all’impegno italiano, è diventata una priorità per l’Ue”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, e “sono molto fiera del lavoro che l’Italia ha portato avanti e che ha contribuito alla firma del memorandum” d’intesa fra la Tunisia e l’Ue, il quale “ha gettato le basi per un modello paritario con i Paesi del Mediterraneo allargato”.
“Nelle prossime settimane – ha annunciato Meloni – molte altre intese saranno firmate. Saranno presenti qui in Tunisia anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. C’è quindi una presenza costante del governo italiano e questa cooperazione porta molti risultati”. Fra questi, ha precisato, “penso alla gestione della migrazione, sul quale voglio ancora una volta ringraziare le autorità tunisine, il presidente Saied, per un lavoro che cerchiamo di portare avanti insieme contro i trafficanti di essere umani. Chiaramente sappiamo che la Tunisia non può diventare il Paese di arrivo dei migranti. Su questo va rafforzata la cooperazione, vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali e lavorare sui rimpatri, ma vogliamo lavorare soprattutto sui flussi regolari”. L’obiettivo, ha sottolineato Meloni, “è combattere gli schiavisti del terzo millennio, le organizzazioni mafiose che pensano di sfruttare le legittime aspirazioni delle persone. E’ un lavoro che condividiamo con il presidente Saied”. Quello con la Tunisia, ha concluso Meloni, “è un rapporto strategico molto importante con un lavoro che portaiamo avanti insieme a 360 gradi”.
“Il Piano Mattei – ha osservato la ministra Bernini – è un’iniziativa strategica del governo nella quale anche l’alta formazione rappresenta un pilastro. Abbiamo l’ambizioso obiettivo di fornire ai giovani africani gli strumenti per partecipare attivamente al progresso e alla crescita dei loro Paesi. È nostro dovere supportare, in modo congiunto e con convinzione, la ricerca scientifica e la cooperazione con i Paesi partner, come la Tunisia, per vincere le sfide globali che stiamo affrontando, a partire dal contrasto al cambiamento climatico, l’innovazione in campo agricolo e la tutela delle biodiversità”. Bernini ha firmato un Memorandum of understanding (Mou) con l’omologo tunisino, Moncef Boukthir, per rafforzare la partnership scientifica con l’obiettivo di sviluppare progetti congiunti di ricerca in ambiti considerati strategici. (AGI)

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