“Per la nostra Repubblica tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate. Tutte. Ovunque, sempre. Perché la dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini degli Stati o delle relazioni internazionali tra parti politiche. Questa consapevolezza viene avvertite fortemente nelle università e in chi le frequenta perché le università sono la sede del libero dibattito, della libertà di critica, talvolta anche del dissenso dal potere, sempre in collegamento al di sopra dei confini degli Stati. La libertà, la pace, i diritti umani passano attraverso il dialogo, il confronto, la libera circolazione del lavoro, contro la violenza e contro l’odio che diffondendosi producono esiti raccapriccianti, come ieri avvenuto in Slovacchia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Sapienza. “Tutto quel che riguarda la dignità delle persone, di ogni persona, la la loro libertà, l’esigenza di rispettare il loro diritto umanitario è indicata nella nostra Costituzione ed è doveroso per la Repubblica italiana. Questo vale per tutte le popolazioni civili, bambini e anziani, per il popolo palestinese, per i ragazzi e le ragazze uccisi e stuprate mentre ascoltavano musica in un rave il 7 ottobre in Israele, vale pensando ai bambini sgozzati quel giorno, vale per il rapper condannato all’impiccagione in Iran, vale per Masha Amini e per tante ragazze iraniane incarcerate torturate e spesso uccise per il rifiuto di indossare il velo o perché non lo indossavano bene, vale per le ragazze a cui è proibito frequentare scuole e università in Afghanistan” ha elencato Mattarella. (AGI)
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