“No responsabilità penali un cavolo, è tutto da verificare, c’è un’indagine in corso. Bisogna capire se in quel punto c’era o non c’era la rete, se sotto la neve c’erano delle pietre”. Così all’AGI, Paolo De Chiesa, campione dello sci alpino azzurro del passato, da tanti anni commentatore televisivo, in merito alle responsabilità nella caduta, che ha avuto conseguenze mortali, della promessa dello sci alpino italiano Matilde Lorenzi avvenuta ieri mattina in Val Senales. La Procura di Bolzano oggi pomeriggio ha reso noto che “il pubblico ministero competente ha già rilasciato il nulla osta alla sepoltura, atteso che non si ravvisano responsabilità penali” in merito alla morte della sciatrice. De Chiesa poi aggiunge, “per mio conto ci sono troppi tracciati vicini” per poi precisare, “al giorno d’oggi i ghiacciai sono pochi e ci sono anche tantissimi sci club che vogliono sciare, sono tutti ammassati e diciamo che c’è un po’ di caos”. Il grande campione del passato, che non era presente al momento della caduta, ha poi aggiunto, “spazi troppo ristretti, nel caso di Matilde mi pare che il tracciato scelto sia stato quello vicino al fuoripista, ma queste sono decisioni che prendono gli allenatori in loco”. (AGI)