“La diplomazia italiana ha cominciato realmente ad occuparsi della diplomazia scientifica dal 1965, sulla spinta di Amintore Fanfani che aveva rilevato le distanze con gli Stati Uniti in questo campo. Gli americani riuscirono a portare degli uomini sulla luna nel 1969 e, nello stesso periodo, erano anche riusciti a fare parlare due calcolatori, uno a Washington e l’altro a Los Angeles. Da lì si arriverà al world wide web, di cui Marconi è stato un precursore. La sfida europea contro gli Stati Uniti, di cui Fanfani fu un esponente così sensibile, oggi è una sfida globale. Noi abbiamo delle sfide globali. Questa giornata ci richiama all’imperativo di Goeth, ‘Non è sufficiente conoscere, bisogna fare’ e Marconi è stato il primo vero esponente di questa filosofia della start up”. Lo ha detto Umberto Vattani, presidente della Venice International University – Viu, nella keynote speech “Il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa nella diplomazia scientifica”, in occasione del convegno ‘Marconi, sulla rotta della scienza’ promosso questa mattina a Roma nella sede del Consiglio nazionale delle Ricerche per i 150 anni dalla nascita dello studioso. (AGI)