“La manovra del governo Meloni colpisce ferocemente gli Enti locali con tagli molto più pesanti di quanto lasciassero intravvedere le già pessime formulazioni illustrate con il Psb: su allargheranno i divari, si ridurranno i servizi e ulteriori costi per i cittadini verranno introdotti per far quadrare i bilanci comunali colpendo pesantemente i cittadini. Con questa manovra molti Comuni andranno in dissesto finanziario o in squilibrio strutturale. Gli sbandierati stanziamenti di 100 milioni per gli affidi dei minori e di 56 milioni per il fondo perequativo verticale sono pura propaganda, fumo a manovella, per nascondere il feroce attacco ai Comuni. Basti dire che la loro somma è ampiamente inferiore al disastro combinato ai danni degli Enti Locali”. Lo afferma il responsabile Enti Locali di Sinistra Italiana Enrico Panini. “Gli Enti locali”, prosegue l’esponente di Avs, “vengono colpiti in più modi: si obbligano gli Enti Locali a tagliare le loro risorse per futuri investimenti obbligatori: dovranno accantonare risorse ordinarie in un ipotetico fondo investimenti utilizzabili a partire dal 2026 sottraendole così da subito alla disponibilità degli Enti. Al taglio di 1.250 milioni di euro dal 2024 al 2028 a Comuni, Province e Città metropolitane si aggiunge, sempre per gli stessi anni, un ulteriore taglio aggiuntivo pari a 430 milioni (di cui 140 aggiuntivi per il 2025, con un incremento del 65% nel 2025, per un totale di 340 milioni di riduzioni di fatto per l’anno nuovo) mentre per il 2029 spunta un’ulteriore riduzione di 470 milioni”. In secondo luogo, “si azzerano gli investimenti : azzerati per gli anni dal 2025 al 2027 e dal 2029 per gli anni successivi i fondi di investimento per prevenzione rischio sismico, sicurezza scuole, dissesto idrogeologico, sicurezza di edifici e strutture pubbliche, qualità dell’abitare”. E ancora: “Si riducono/azzerano i fondi: sono colpiti i fondi per la sicurezza degli edifici, scuole, strade, patrimonio comunale, barriere architettoniche ed efficientamento energetico, riduzione del degrado sociale. Si azzerano, per i vari anni i fondi relativi, o li si riduce all’inutile provocatorio, ad esempio nel 2026 da 140 milioni si passa a 24, 5 mentre nel 2026 si passerà da 140 milioni di euro a 500 mila euro e dal 2031 si taglia l’intera assegnazione. Infine si impone la riduzione di somme già spese negli anni passati: tanta è la furia di recuperare risorse che si riduce l’autorizzazione di spesa per somme già spese dagli Enti locali negli anni 2016, 2017 e 2018 per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche nonché per la progettazione e la realizzazione di interventi relativi alla sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. Ecco perché è necessaria ed urgente una comune forte battaglia emendativa e il comune impegno di Avs, M5S e Pd affinché i Consigli comunali si esprimano su una manovra che penalizzerà i cittadini Così come è inaccettabile – conclude Panini – che il Presidente nazionale facente funzioni dell’Anci, onorevole Roberto Pella, sindaco di Valdengo, attuale Capogruppo in Commissione bilancio di Forza Italia, sostenga che ‘si tratta di una manovra positiva per i Comuni, rispetto alle preoccupazioni iniziali’. Come si vede non è affatto così”, conclude Panini. (AGI)