Malala Yousafzai: oltre ogni ragionevole dubbio Donna d’esempio e corraggio

Malala Yousafzai mostra il Premio Nobel, Oslo, Norvegia, 10 dicembre 2014. (AP Photo/Cornelius Poppe, Scanpix)


di Patrizia Orofino

Malala Yousafzai, è un’attivista e scrittrice pakistana. Nata nel 1997 a Mingora nel nord del Pakistan, appena tredicenne divenne popolare per il blog diffuso dalla BBC dove diffondeva periodicamente gli abusi dei talebani nei confronti delle donne. Grazie a personaggi come lei, l’occidente sa della negazione dei diritti, come quello all’istruzione che, purtroppo ancora oggi sussiste. Quando nel 2012 venne colpita alla testa da colpi di pistola, visse per miracolo, l’attentato fu rivendicato e la spiegazione era semplice: Malala era disobbediente e diffondeva pensieri (diritti) contro i principi talebani. Parlò alle nazioni unite, denunciando la mancanza di istruzione delle bambine chiedendo intervento. Proprio per questo l’ONU ha istituito in suo onore il 12 Luglio il: Malala day, dedicato proprio all’attivista pakistana. Scrisse un libro, dove ha raccontato tutto quello che i talebani pakistani esercitano nei confronti del loro popolo. Vinse nel 2014 a diciassette anni il Nobel per la pace, entrando nella storia come la più giovane vincitrice di Nobel. La lotta di Malala, continua estremamente dura ma ferma nella posizione di tutela dei diritti umani per le donne.