“Per affermare la legalità dobbiamo coinvolgere il mondo del lavoro perché è uno di quei settori dove si annidano le infiltrazioni mafiose e il sindacato ha un ruolo importante in un rinnovato progetto di coscienza civile, attraverso i lavoratori, e occorre rivolgerci ai territori con linguaggi nuovi. La mafia purtroppo è ancora presente, siamo riusciti ad arrestare tutti i latitanti, ma la nostra battaglia non è ancora finita perché quando sento parlare di quei 181 arresti di mafiosi, a Palermo, che erano inseriti perfettamente nella società, le mie speranze cadono”. Lo ha detto Maria Falcone, intervenendo al congresso regionale della Filca Cisl che si è svolto a Palazzo Jung, sede del Museo del Presente Falcone e Borsellino. “Il dato più drammatico – ha aggiunto – è che prima era la mafia che contattava i politici, adesso sono addirittura i politici che contattano la mafia per ottenere voti. Come diceva Buscetta, la mafia non è una criminalità comune: per fare soldi si insinua nelle istituzioni del Paese, così tutta la società diventa permeata dalla presenza della mafia. Questo è un male che ancora non ci siamo levati di dosso”. (AGI)
MRG
Mafia: M.Falcone, è in società e politica… speranze cadono
