Mafia: il ‘Museo del presente’ nel nome di Falcone e Borsellino


Il “Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, inaugurato oggi a Palazzo Jung di Palermo, è teatro oggi di una delle principali occasioni di memoria delle vittime della strage di Capaci, nel 32esimo anniversario dell’eccidio. E’ un progetto della Fondazione Falcone che comprende il Palazzo Jung, assegnato dalla Città metropolitana per i prossimi vent’anni a tale scopo, seguito dalla sede di Roma di via dei Gracchi e da un edificio storico che la Provincia Autonoma di Bolzano e il Comando Truppe Alpine stanno definitivamente individuando nel cuore del territorio dell’Alto Adige. E’ dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, a tutte le vittime di mafia, e nel suo svolgimento, negli allestimenti, nelle scelte di progettazione ed editoriali intende sottolineare quell’impegno di ciascuno dei protagonisti della lotta alle mafie che è esulato, per scelta individuale, dal semplice dovere verso la comunità. Le aree principali dello spazio complessivo sono state divise per funzione, con la grande sala per la Biblioteca Blu, dedicata alla fruizione gratuita e al prestito responsabile di volumi di storia, economia, arti visive, letteratura, poesia e biografie sul Novecento e sul nuovo secolo presente, in materie diverse e dove la lotta alle mafie sarà il cardine nella selezione dei titoli. La Biblioteca Blu è parte della sala degli incontri, un atelier del pensiero e delle proposte sociali, direttamente connesso con la città e il tessuto urbano storico da un portone su via Lincoln, la popolare arteria che collega il centro al mare dei grandi palazzi dell’epoca del Gattopardo. Gli arredi, le luci, le librerie, ogni elemento è parte di un progetto complessivo elaborato coi partner industriali, tutti leader del settore del design. Lo spazio più potente, il nucleo del progetto e quindi l’aerea espositiva del Museo, come un’arca del tempo, dove il passato, le vittorie della collettività e dello Stato, dei singoli più coraggiosi, incrocia il presente e le opere d’arte del passato, capolavori della pittura italiana e fotografia e arte contemporanea, media e oggetti del lavoro e dell’impegno del pool antimafia è la Galleria del Presente. Nella Galleria del presente si potrà osservare e visitare, toccare con mano, sentirne l’odore e i profumi, i diversi punti di contatto tra le diverse tappe della reazione popolare e istituzionale contro Cosa nostra. Infine, la vitalità del Museo del presente continua nel Parco Jung, l’ampio giardino storico dove diversi elementi connessi tra loro concorrono a renderlo il primo design park aperto al pubblico sul tema del progetto. Nell’intento complessivo dei progettisti e della Fondazione Falcone è centrale la volontà di restituire alla comunità uno spazio di proprietà pubblica e che è patrimonio di tutti seppur da tempo sottovalutato, trasformandone la funzione da uffici attualmente attivi a spazio culturale internazionale. Sempre negli spazi del parco storico un progetto speciale riguarda la ex casa del custode, per la quale si sta lavorando ad un’infrastruttura per l’accoglienza all’infanzia. Una vera e propria kinder raume dove sperimentare forme di gioco e di disegno, marionette, narrazione per l’infanzia e la prima scolarizzazione, attraverso laboratori, workshop e appuntamenti speciali, curati in collaborazione coi più importanti musei italiani e d’Europa, fortemente specializzati nell’accessibilità creativa dell’infanzia. Un progetto per una partecipazione complessiva al valore della cultura del rispetto di comunità, del prossimo, delle identità e del bene collettivo: l’ingresso da via Pardi al parco storico e quindi al museo dichiara così inequivocabilmente l’attenzione al futuro, con il naturale legame ai più piccoli costruttori del domani. Palazzo Jung e il suo parco monumentale. L’ente della Città Metropolitana di Palermo ha affidato, attraverso una convenzione specifica, l’ampio piano terra di Palazzo Jung alla Fondazione Falcone, col suo parco storico che insiste nell’area di piazza Magione, luogo natale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la storica via Lincoln, dove sorge l’Orto Botanico, a pochi metri dal mare. L’edificio appartiene ad un’epoca di forte espansione della città, a ridosso delle antiche mura e che vede un nuovo protagonismo nella scena internazionale del mondo imprenditoriale europeo a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Da palazzetto di residenza aristocratica l’edificio diventa dimora dell’importante famiglia austriaca Jung, commercianti e imprenditori internazionali di primo piano. L’immobile storico presenta, nelle aree affidate, un ampio spazio architettonico funzionale, tipico degli edifici dell’epoca e qui apre al pubblico il Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, coi necessari servizi collegati, il grande parco con alcuni alberi centenari; anche questo spazio sarà arricchito dai servizi propri di un moderno museo accogliente e tutto avrà il sostegno delle aziende italiane leader del settore del design, dell’energia e della cooperazione, del mondo del lavoro. Il giardino ristrutturato, lo spazio biblioteca, l’area dell’ex casa del custode, il cortile, accoglieranno il visitatore, le scuole e i giovani verso il cuore del sistema museale, tutto dedicato al lavoro, all’impegno, alla rinascita civile di Palermo.