Mafia: favorì latitanza braccio destro capo clan, condannato


È stato condannato a cinque anni di reclusione Antonello Scirpoli, 21 anni di Vieste, detto ‘Musulin’, accusato di aver favorito la latitanza di Gianluigi Troiano, considerato il braccio destro del boss della mafia viestana Marco Raduano da poco diventato collaboratore di giustizia. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Foggia che ha interdetto Scirpoli anche dai Pubblici Uffici.
L’imputato è stato, inoltre, condannato al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili, il Comune di Foggia, rappresentato e difeso dall’avvocato Roberto de Rossi, e il Comune di Vieste, rappresentato dall’avvocato Michele Fusillo. Secondo gli inquirenti, Scirpoli, difeso dagli avvocati Paolo d’Ambrosio e Cecilia d’Alessandro, avrebbe offerto – in concorso con Luciano Calabrese, già condannato con il giudizio abbreviato – appoggio logistico, ma anche denaro, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede telefoniche, a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza del latitante, riconducibile a Raduano. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni (AGI)