Mafia e appalti: Pignatone non risponde ai magistrati nisseni


L’ex procuratore aggiunto di Palermo, Giuseppe Pignatone, indagato nell’ambito dell’inchiesta “mafia e appalti”, interrogato oggi dai pm nisseni, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Su di lui pende l’accusa di favoreggiamento alla mafia. Nello stesso fascicolo anche i nomi dell’ex magistrato antimafia Gioacchino Natoli e del generale della Guardia di Finanza Stefano Screpanti. Avrebbero insabbiato – secondo l’accusa – un’indagine proveniente dalla procura di Massa Carrara. L’inchiesta “mafia e appalti”, alla quale stava lavorando il giudice Paolo Borsellino, sarebbe una delle cause della strage di via D’Amelio. L’ex pm Natoli, chiese l’archiviazione nel giugno del 1992. Gli inquirenti ritengono che, dietro la regia dell’ex procuratore Pietro Giammanco, nel frattempo deceduto e considerato l’istigatore, Natoli e Pignatone, per aiutare imprenditori mafiosi come Francesco Bonura e Antonino Buscemi avrebbero cercato di insabbiare un filone dell’indagine mafia e appalti. Sarebbe stata svolta solo “un’indagine apparente” e le intercettazioni telefoniche sarebbero state disposte per un brevissimo lasso temporale, inferiore ai quaranta giorni. (AGI)