“Dichiararsi forza ‘progressista’”, o “progressisti indipendenti”, o “progressisti”, o “di sinistra”. O, ancora, “non dichiarare alcun posizionamento, ritenuto riduzionista, e mantenere la storica distanza dalla destra e dalla sinistra”. Mentre sul tema delle alleanze si va dalla possibilità di una Carta dei valori “non negoziabili” da “far sottoscrivere alle forze politiche che intendano allearsi con il Movimento”, alla “condivisione di un accordo programmatico preciso”, alla “ratifica della base degli iscritti”, fino a “vietare ogni forma di alleanza”. E’ questa una parte del ventaglio delle questioni, e delle possibili scelte, proposto al voto dell’Assemblea degli iscritti M5s della prossima settimana.
Si tratta dei 12 quesiti, ciascuno articolato in diverse opzioni, pubblicate sul sito del Movimento. In attesa di quelli relativi ai ‘temi’, si parla di “ruolo del presidente e degli organi che lo affiancano o coadiuvano”, “ruolo del Garante”, “modalità di votazione per le modifiche statutarie”, “Comitato di garanzia e al collegio dei Probiviri”, “organizzazione territoriale”, “nome, simbolo e suo utlizzo”, “finanziamenti, giovani, funzionamento interno dell’associazione, scuola di formazione e comunicazione sui territori”, “codice etico relativamente al limite di mandati” e “ai requisiti di candidabilità”, “posizionamento nell’arco parlamentare” e “alleanze politiche”.
Sul fronte del limite dei mandati, ‘cuore’ del grillismo di strettissima osservanza, si va verso una sostanziale abolizione, con una serie di possibilità che si articolano tra deroghe, considerazione di “solo quelli portati a termine” e aumento del tetto dagli attuali due a tre.
Quanto al Garante, cioè al ruolo attualmente ricoperto da Beppe Grillo, la serie di opzioni va dalla sua abolizione tout court alla riduzione della carica a titolo “esclusivamente onorifico”.
Passaggio non secondario, ovviamente, anche se messo in relazione alle proposte relative al cambio di nome e simbolo dell’attuale M5s che diventerebbero non più legati a una deliberazione di “Consiglio Nazionale su proposta del Presidente di concerto con il Garante” ma del “Consiglio Nazionale, su proposta del Presidente o del Garante”. (AGI)