M.O.: Tajani, non possiamo permetterci di non passare per Suez


L’Italia e i commerci italiani non possono permettersi di rinunciare al passaggio delle navi per il Canale di Suez e lungo il Mar Rosso e in questo quadro va inserita la partecipazione dell’Italia alla missione Aspides a protezione dei mercantili. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a margine dell’arrivo a La Spezia della nave Vulcano, che ha portato in Italia bambini palestinesi di Gaza bisognosi di cure.
Aspides, ha detto Tajani, “non è una operazione militare di attacco, ma di difesa con regole di ingaggio a protezione del commercio italiano. Non possiamo permetterci di non passare attraverso Suez e il Mar Rosso perché il danno economico per i nostri porti e per la competitività del nostro Paese sarebbe gravissimo”.
Il capo della Farnesina ha avuto parole di lode per il lavoro delle forze armate italiane all’estero. “Non si può fare politica estera e fare contare il nostro Paese nel mondo senza le nostre forze armate” ha detto, “La politica estera la fanno le ambasciate ma anche le forze armate che sono ovunque un esempio di comportamento. Ovunque vada incontro popolazione civile grata ai militari italiani e noi siamo grati per quello che fanno per la nostra sicurezza. Se non ci fosse la nostra Marina non potremmo difendere i nostri mercantili”.
L’arrivo della nave Vulcano rientra nell’ambito di una piu’ ampia operazione per l’assistenza e la cura di minori palestinesi feriti, con relativi accompagnatori, presso gli ospedali Bambin Gesu’ di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Rizzoli di Bologna, Pediatrico Buzzi e Ortopedico Pini di Milano.
Nei giorni scorsi una missione coordinata dall’Unita’ di Crisi della Farnesina, insieme a personale dell’ambasciata al Cairo, della Difesa, dell’intelligence, del ministero della Salute, del ministero dell’Interno e delle strutture ospedaliere coinvolte, aveva avviato presso il valico di Rafah la preparazione, in stretto contatto con le sedi diplomatiche di Tel Aviv e Gerusalemme, delle misure di evacuazione dei feriti. (AGI)