M.O.: studio, 17,9 Mld aiuti militari Usa a Israele dal 7/10

U.S. President Joe Biden speaks during his visit to the U.S.-Mexico border in Brownsville, Texas, U.S., February 29, 2024. REUTERS/Kevin Lamarque


Dallo scorso 7 ottobre, gli Stati Uniti hanno speso un record di 17,9 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele e hanno intensificato le loro operazioni, portando a un’escalation del conflitto in Medio Oriente. Lo riferisce la Brown University in un rapporto per il progetto Costs of War, pubblicato nell’anniversario degli attacchi di Hamas a Israele.
Altri 4,86 ​​miliardi di dollari sono stati investiti in operazioni militari statunitensi intensificate nella regione dagli attacchi del 7 ottobre 2023, affermano i ricercatori nei risultati diffusi per la prima volta all’agenzia Ap. L’importo include i costi di una campagna guidata dalla Marina per sedare gli attacchi alle navi commerciali da parte degli Houthi dello Yemen, eseguiti in solidarietà con il gruppo terroristico Hamas, sostenuto dall’Iran.
Gran parte delle armi statunitensi consegnate nell’anno sono state munizioni, dai proiettili di artiglieria ai bunker-busters da 2.000 libbre alle bombe a guida di precisione. Le spese variano da 4 miliardi di dollari per rifornire i sistemi di difesa missilistica Iron Dome e David’s Sling di Israele ai contanti per fucili e carburante per aerei, afferma lo studio. A differenza degli aiuti militari pubblicamente documentati dagli Stati Uniti all’Ucraina, è stato impossibile ottenere i dettagli completi di ciò che gli Stati Uniti hanno spedito a Israele dallo scorso 7 ottobre, quindi i 17,9 miliardi di dollari per l’anno sono una cifra parziale, affermano i ricercatori. Nella ricerca gli studiosi hanno inoltre evidenziato gli “sforzi dell’amministrazione Biden per nascondere l’ammontare totale degli aiuti e i tipi di sistemi attraverso manovre burocratiche”.
I costi finanziari sono stati calcolati da Linda J. Bilmes, professoressa alla John F. Kennedy School of Government di Harvard, che ha valutato i costi totali delle guerre statunitensi dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, e dai colleghi ricercatori William D. Hartung e Stephen Semler. (AGI)