Israele sta cercando nelle ultime settimane di ottenere sostegno internazionale per il trasferimento di diverse centinaia di migliaia di civili da Gaza all’Egitto per la durata della sua guerra nel territorio. Lo scrive il ‘New York Times’, citando sei alti diplomatici stranieri.
Leader e diplomatici israeliani hanno proposto privatamente l’idea a diversi governi stranieri, definendola un’iniziativa umanitaria che consentirebbe ai civili di sfuggire temporaneamente ai pericoli di Gaza per rifugiarsi nei campi profughi nel deserto del Sinai, appena oltre il confine con il vicino Egitto.
Il suggerimento è stato respinto dalla maggior parte degli interlocutori di Israele – tra cui Stati Uniti e Gran Bretagna – a causa del rischio che un simile sfollamento di massa possa diventare permanente. Questi Paesi temono che un simile sviluppo possa destabilizzare l’Egitto e bloccare un numero significativo di palestinesi fuori dalla loro patria, secondo i diplomatici, che hanno parlato in modo anonimo.
L’idea è stata fermamente respinta anche dai palestinesi, che temono che Israele stia usando la guerra per sfollare permanentemente gli oltre due milioni di persone che vivono a Gaza.
L’Egitto ha rifiutato l’idea di uno sfollamento temporaneo, per non parlare di uno permanente. Un portavoce del governo egiziano ha rifiutato di commentare questo articolo, riferendosi invece a un discorso fatto il mese scorso da Abdel Fattah el-Sisi, il presidente egiziano, che respingeva l’idea.
“L’Egitto ha affermato e ribadito il suo totale rifiuto dello spostamento forzato dei palestinesi e del loro esodo verso le terre egiziane del Sinai, poiché questo non è altro che la liquidazione finale della causa palestinese”, ha affermato Al-Sisi in un discorso pubblicato sul suo sito web.(AGI)
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