Tre navi cariche di aiuti umanitari, frutto di una mobilitazione internazionale, sono pronte a partire dal porto turco di Tuzla, a Istanbul, dirette verso Gaza, con l’obiettivo di alleviare la crisi umanitaria che affligge la popolazione civile della Striscia.
Il carico comprende un totale di 5 mila tonnellate di cibo, bevande e medicine, ma anche 280 attivisti per la difesa dei diritti umani, avvocati e medici provenienti da piu’ di 30 Paesi, tra cui Canada, Turchia, Norvegia, Gran Bretagna, Spagna, Germania e Malesia.
La Freedom Flotilla Coalition cerchera’ di forzare il blocco su Gaza, sottoposta a pesanti bombardamenti israeliani sin dal 7 ottobre scorso, data dell’attacco sferrato dai palestinesi di Hamas a Israele. Gli organizzatori della spedizione hanno chiesto un passaggio sicuro verso la Striscia e un cessate il fuoco da parte degli israeliani. In un incontro con la stampa e’ stato sottolineato che qualsiasi tentativo di fermare la flotta sarebbe contrario al diritto internazionale.
Nel 2010 una flotta di 8 navi, tra cui la Mavi Marmara, tento’ di forzare il blocco su Gaza, ma fu fermata dall’intervento delle forze armate israeliane. Queste ultime assaltarono la Mavi Marmara e 10 attivisti, 9 con passaporto turco (molti dei quali con passaporto anche americano), morirono in seguito all’intervento. Nell’assalto alla nave, rimasero feriti anche 10 militari israeliani.
Il gravissimo incidente fu seguito da un confronto diplomatico molto forte tra Turchia e Stato ebraico, seguito dalla rottura dei rapporti diplomatici durata 12 anni. Lo scorso venerdì la nona nave turca di aiuti umanitari ha raggiunto il porto di El Arish, in Egitto, rimane tuttavia la difficolta’ di garantire per la popolazione di Gaza accesso al materiale inviato. (AGI)
RED/TUY