L’Onu chiede pause umanitarie a Gaza. Israele respinge il cessate il fuoco


Gli Stati Uniti si astengono. “Non c’è una condanna di Hamas” dice l’ambasciatore Usa alle Nazioni Unite e il ministero degli Esteri israeliano trova “deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre”
AGI – Con dodici voti a favore e tre astenuti – Russia, Regno Unito e Stati Uniti – il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione presentata da Malta in cui si chiede “pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi in tutta la Striscia di Gaza per un numero sufficiente di giorni per consentire l’accesso di aiuti”.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha approvato la bozza di risoluzione sulle “pause umanitarie”, ha chiesto l'”immediato rilascio di tutti gli ostaggi” in mano ad Hamas.
“Questa risoluzione da sola non salverà vite”. Lo ha detto l’ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield, nel suo intervento dopo l’approvazione da parte del Consiglio di sicurezza della risoluzione che chiede “pause umanitarie” lungo tutta la Striscia di Gaza. “Noi – ha aggiunto – dobbiamo cominciare a guardare al futuro e mettere le basi per una pace durevole”.
L’astensione degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti si sono astenuti sulla risoluzione, ha spiegato Greenfield, perché “non c’è una condanna di Hamas per gli attacchi a Israele del 7 ottobre”, ma rispetto alle altre risoluzioni che non sono passate questa è stata definita “costruttiva”. La rappresentanza americana ha ribadito il “diritto di Israele a difendersi da atti di terrorismo” ma allo stesso tempo ha detto che “gli Stati Uniti non vogliono vedere combattimenti in nessun ospedale dove si trovano persone innocenti indifese e malati che cercano assistenza e le persone che si prendono cura di loro”.
Israele respinge la risoluzione. No al cessate il fuoco
Il ministero degli Esteri israeliano ha rilasciato una dichiarazione affermando di respingere la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede “cessate il fuoco umanitario urgente e prolungato” a Gaza, lo riferisce Haaretz. Il ministero ha affermato che non c’è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti in ostaggio da Hamas. L’ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha dichiarato in un comunicato che la risoluzione del Consiglio di sicurezza è “distaccata dalla realtà”, aggiungendo che “è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre”. “La strategia di Hamas è quella di deteriorare deliberatamente la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e di aumentare il numero di vittime palestinesi per far sì che le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza fermino Israele. Questo non accadrà. Israele continuerà ad agire finché Hamas non sarà distrutto e gli ostaggi non saranno restituiti”, ha dichiarato Erdan.
di Massimo Basile – fonte: AGI