Biden accoglie a Camp David i colleghi di Tokyo e Seul, due alleati che non si amano, per lanciare un segnale alla Cina. L’intelligence sudcoreana ritiene che Kim Jong-un coglierà l’occasione per testare un missile balistico intercontinentale
di Francesco Russo
AGI – L’intelligence di Seul ritiene che la Corea del Nord si stia preparando a testare il lancio di un missile balistico intercontinentale in concomitanza con il vertice a tre che si svolgerà oggi a Camp David tra i leader di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.
Secondo l’agenzia Yonhap, il lancio potrebbe far parte di una serie di provocazioni militari di Pyongyang in vista delle esercitazioni congiunte tra le forze armate di Usa e Corea del Sud che inizieranno lunedì e si concluderanno a fine agosto.
“Identifichiamo continuamente segni di preparazione per il lancio di un missile balistico intercontinentale, come i frequenti movimenti di propellenti fuori dalle fabbriche di combustibili liquidi”, ha affermato, secondo Yonhap, il parlamentare Yoo Sang-Bum, membro della commissione parlamentare sull’intelligence, dopo un vertice con i servizi segreti.
Un vertice storico
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha convocato il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, e il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, per un vertice senza precedenti che ha lo scopo di lanciare un segnale d’unità diretto alla Cina.
Tokyo e Seul sono due fedeli alleati di Washington ma i rapporti tra le due potenze industriali asiatiche sono storicamente molto tesi, a causa delle ferite aperte lasciate dalla dominazione giapponese della penisola durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per la strategia di contenimento perseguita dagli Usa nei confronti di Pechino, è però fondamentale stabilire una relazione più conciliante tra i due partner orientali. E il formato di un summit a tre che vede Yoon e Kishida uniti a fianco di Biden è di per sè una grande novità diplomatica.