Lo Statuto (EX) Speciale della Regione Siciliana


La maggioranza dei siciliani (circa il 90%) non sa cos’è e a cosa serve lo Statuto Speciale della Regione Siciliana per tre motivi: o perché non ne ha mai sentito parlare o perché non l’ha mai letto o perché fino a poco tempo fa non esisteva un manuale esplicativo su cosa consiste questo importantissimo Atto della Costituzione Italiana.
In altre parole, il suddetto Statuto non si studia a scuola e la sua vera storia, cioè tutte le fasi reali che hanno consentito la concessione di questo Statuto, non sono state mai raccontate da nessun testo ufficiale, da nessun intellettuale istituzionale, da nessun Giornale o TV pubblica. Prova di fatto è che nonostante siano trascorsi 64 anni senza essere stati davvero elaborati ed applicati i Decreti Attuativi previsti dall’art.43, il Popolo Siciliano non si è mai ribellato. Ma cosa consentirebbe ai siciliani l’applicazione di questo Statuto….consentirebbe di pagare meno tasse, di avere stipendi e pensioni più pesanti, di pagare meno carburanti ed energia (art.36) Attribuirebbe alla Sicilia tutti i tributi che maturano nel nostro territorio, e quindi darebbe alla Regione Siciliana più risorse per dare ai cittadini servizi degni di un paese civile (art. 37.
LO Stato verserà annualmente alla Regione, a titolo di solidarietà nazionale, una somma da impiegarsi, in base ad un piano economico, nell’esecuzione di lavori pubblici. (art.38)
Lo Stato italiano avrebbe in possesso le sole caserme militari mentre tutto il resto sarebbe della Regione Siciliana che potrebbe utilizzarlo per dare servizi migliori ai cittadini (art.32-35).
Consentirebbe alla Sicilia di dotarsi di aeroporti, ferrovie, strade, porti, metropolitane, scuole, aree industriali e tutte le infrastrutture che servono per l’agricoltura e per le imprese agro-alimentari (art.39).
Consentirebbe alla Sicilia di farsi leggi proprie, come fa uno stato indipendente, in quasi oggi settore dell’economia, agricoltura, industria, commercio, ma anche per difendere il proprio territorio e i propri beni; per dare maggiori servizi d’interesse generale, come acqua, luce, gas, o, ancora per sostenere associazioni onlus, cooperative etc. (art.14).
Consentirebbe alla Sicilia di farsi una propria Scuola e una propria Università, che insegnano anche la storia, la lingua, la letteratura, l’arte siciliana e lo stesso Statuto Speciale che quasi tutti i siciliani sconoscono (art.14 e 17)
Consentirebbe alla Sicilia di farsi una propria Sanità e delle leggi proprie (in materia di lavoro) per ridurre la nostra disoccupazione (art.17)
Consentirebbe alla Sicilia di dar vita ad un proprio sistema di banche e assicurazioni, persino una propria “Borsa Valori”, senza sottomettersi al potere delle imprese Continentali (art.17 e 41)
Potrebbe sopprimere le Province e sostituirle con liberi Consorzi di Comuni (art.15)
Tutta l’Amministrazione Statale in Sicilia dovrebbe essere regionalizzata e il “nostro Presidente della Regione potrebbe sedere nel Consiglio dei ministri italiani permanentemente a rappresentare gli interessi della Sicilia come se fosse uno Stato quasi indipendente (art.20 e 21)
Le tariffe ferroviarie, aeree, navali non si potrebbero stabilire senza in nostro parere (art.22)
Nei processi dovremmo trovare in Sicilia stessa il nostro Giudice, fino alla Corte di cassazione (art.23)
Avremmo persino una nostra piccola Corte costituzionale, l’Alta Corte per la regione Siciliana, che è l’unica che può giudicare se le leggi Regionali sono Costituzionali ma soprattutto valutare se le Leggi Nazionali sono compatibili con lo Statuto o no (art.24-40)
Potremmo trascinare penalmente davanti a questa Alta Corte tutti i Presidenti e gli assessori Regionali che commettono “abuso d’Ufficio” e altri reati connessi alle loro funzioni come una sorta di Tribunale dei Ministri (art.26)
Sarebbero abolite le Prefetture, la polizia e i carabinieri e dovremmo avere una Polizia di Stato Siciliana, compresi i servizi segreti e una Guardia di Finanza nostra (art15 e 31)
In pochi anni una Commissione Mista Stato – Regione potrebbe fornire le norme attuative per applicare lo Statuto e ottenere tutto ciò di cui abbiamo detto sopra (art.43)
LO Stato italiano non potrebbe più impedire che lo Statuto Speciale Siciliano venga attuato, né che venga boicottato o ritardato…la Corte costituzionale che non ha competenza sulla Sicilia non potrebbe più “cassare” la nostra Carta fondamentale a colpi di sentenze. La Sicilia, insomma, non potrebbe essere tenuta volutamente nel sottosviluppo, nel clientelismo, e nell’illegalità con la complicità dei politici che l’hanno amministrata per conto dei partiti nazionali.
In poche parole, lo Stato italiano non potrebbe più impedire ai siciliani di essere protagonisti del loro futuro.
Senza l’applicazione dello Statuto invece…la Sicilia continua a svenarsi per finanziare l’Italia. Senza l’applicazione dello Statuto in Sicilia a poco a poco chiuderanno tutto. Senza l’applicazione dello Statuto per noi c’è solo mafia, rifiuti non raccolti e clientele pubbliche. Con lo Statuto invece li siciliani non avrebbero bisogno di fare anticamera nelle segreterie dei politici per un miserabile posto di precario. Con lo Statuto la Sicilia tornerebbe ad essere quello che é: Il Centro del Mediterraneo, potrebbe decidere il proprio destino, potrebbe camminare sulle proprie gambe e soprattutto potrebbe riacquistare la propria dignità.
Viene saltato l’art.40 dello Statuto per motivi di opportunità.
DI Salvuccio Mandarà