AGI – L’azione è tanto forte quanto senza precedenti nello sport professionistico americano: protestando contro gli spari della polizia su Jacob Blake, i Milwaukee Bucks hanno boicottato la loro partita Nba di ieri, seguiti a ruota da altre squadre di baseball, football e tennis. Non era mai successo prima. In poche ore si è diffuso il movimento lanciato dai giocatori del Milwaukee, dopo aver costretto l’NBA a rinviare altri due incontri in programma sempre ieri, Houston-Oklahoma City e Los Angeles Lakers-Portland. Tutti giocatori che hanno scelto il boicottaggio.
Dal basket agli altri sport
E la campagna ha invaso altre discipline, a partire dal baseball con i Brewers – di Milwaukee come i Bucks, a una cinquantina di chilometri da Kenosha dove si è svolto il dramma di domenica – si sono rifiutati di scendere in campo contro Cincinnati. Altre due partite di baseball (Mlb) sono state quindi rinviate. Lo stesso nel campionato di football nordamericano (Mls), dove cinque delle sei partite in programma sono state boicottate dai giocatori.
Poi, dopo che la giapponese Naomi Osaka ha deciso di non disputare la sua semifinale del torneo di Cincinnati, delocalizzato a New York, gli organizzatori dell’evento hanno deciso a loro volta di posticipare le partite in programma oggi a domani. “Il tennis prende posizione collettivamente contro la disuguaglianza razziale e l’ingiustizia sociale che è stata nuovamente portata alla ribalta negli Stati Uniti. La Federazione americana di tennis (Usta), i circuiti Atp e il Wta hanno deciso di riconoscere questo momento interrompendo il gioco”, hanno spiegato.
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Fonte: estero agi