Sessant’anni compiuti l’altro giorno (il 19 maggio) Gitanas Nauseda è stato rieletto presidente della Lituania per il secondo mandato, l’ultimo consecutivo. Come nel 2019 ha sconfitto la premier Ingrida Simonyte, anche quella volta al ballottaggio il 26 maggio. Nauseda ha ottenuto circa il 75% dei voti. Gli elettori “mi hanno consegnato un grande mandato di fiducia e so bene che dovrò tenerlo stretto”, afferma Nauseda. “Ora che ho cinque anni di esperienza, credo che sarò sicuramente in grado di usare questo gioiello in modo appropriato, prima di tutto per raggiungere gli obiettivi di benessere per tutti i cittadini lituani”.
La sua avversaria ha ottenuto il 23% dei voti e si è congratulata con Nauseda, con il quale condivide la visione strategica in termini di difesa: entrambi concordano sul fatto che la Lituania, membro Nato e Ue e con una popolazione di 2,8 milioni di abitanti, dovrebbe aumentare la spesa per contrastare la minaccia russa. Nauseda e Simonyte hanno invece opinioni divergenti sulle relazioni della Lituania con la Cina, che da anni sono tese a causa di Taiwan.
“L’indipendenza e la libertà della Lituania sono come una fragile imbarcazione che dobbiamo custodire, proteggere ed evitare che si incrini”, ha detto ieri Nauseda.
Oggi il presidente ha fissato l’obiettivo di spesa per la Difesa al 3,5% del prodotto interno lordo. L’ex repubblica sovietica è stata un alleato chiave dell’Ucraina dopo l’invasione russa e teme di essere il prossimo obiettivo del Cremlino.
Attualmente la Lituania spende il 2,75% del PIL per la difesa e la settimana scorsa il ministero delle Finanze ha proposto di aumentare la cifra al 3% l’anno prossimo. Ma Nauseda ha rilanciato, citando come spese aggiuntive la modernizzazione dell’esercito, la potenziale coscrizione universale e l’accoglienza di una brigata tedesca assegnata alla Lituania.
Secondo un sondaggio ELTA/Baltijos Tyrimai condotto all’inizio dell’anno, più della metà della popolazione lituana ritiene di dover affrontare un “possibile” o “probabile” attacco da parte della Russia. Nauseda oggi ha aggiunto di ritenere che la coscrizione universale maschile sia realizzabile entro il suo prossimo mandato quinquennale. L’attuale regime di coscrizione parziale è stato introdotto nel 2015 in risposta all’annessione della penisola di Crimea dall’Ucraina da parte della Russia. Ogni anno, fino a 4.000 lituani di età compresa tra i 18 e i 26 anni vengono arruolati nell’esercito. (AGI)
ANT