L'isolamento dello spazio aereo in Bielorussia avrà un impatto limitato


AGI – La deviazione delle rotte aeree a causa del sempre più probabile isolamento, da parte della comunità internazionale, dello spazio aereo bielorusso dopo il dirottamento di ieri, comporterà maggiori costi e l’allungamento dei tempi sulle rotte coinvolte. Marcello Bernabucci, comandante di lungo raggio su Boeing 777 Alitalia e responsabile tecnico del sindacato piloti Fit-Cisl, spiega però all’Agi che “In questo momento pandemico, con voli di lungo raggio passeggeri praticamente quasi azzerati, il danno di una deviazione da quello spazio aereo è molto basso”.

Del resto, aggiunge, “anche in piena attività di volo, una deviazione, soprattutto sulla direttrice Nord-est/Sud-ovest, per intenderci verso o dalle rotte siberiane che vanno verso il Giappone e ritorno, credo che potrebbe comportare pochi minuti di aumento del tempo di voli e quindi un impatto sul consumo di carburante non pesantissimo”. Secondo il pilota, è invece “diversa la situazione per i voli diretti e partenti dalla Bielorussia, in pratica da Minsk: gli operatori locali e quelli stranieri che operano su quella tratta possono avere ripercussioni economiche sensibili”.

Fra gli addetti ai lavori dell’aviazione civile c’è grande preoccupazione per quanto accaduto ieri a Minsk, considerato un gravissimo atto di pirateria. Non preoccupa tanto l’inevitabile decisione di chiudere lo spazio aereo della Bielorussia, una reazione considerata ovvia e anzi, decisa in tempi troppo lunghi, ma per le modalità in cui si è svolto il dirottamento dell’aereo Ryanair, con il coinvolgimento dell’equipaggio che è stato aggredito da alcuni passeggeri poi rimasti a Minsk, probabilmente esponenti dei servizi segreti bielorussi.

Si tratta di una crisi politica senza precedenti per il settore, tanto da spingere l’Icao, organizzazione delle Nazioni Unite, a convocare una riunione straordinaria nei prossimi giorni per valutare la situazione. La violazione di una delle regole dell’aviazione, il diritto di transito su un Paese, con l’intervento di jet militari, anche se compiuta da un governo legittimo è un atto grave, si valuta nell’ambiente dell’aviazione internazionale, e molte compagnie aeree hanno deciso di evitare lo spazio aereo del Paese guidato da Aleksander Lukaschenko.

Quella dei transiti è una voce importante del bilancio statale di Minsk: ogni volo paga per il diritto una somma vicina ai 500 dollari, secondo le stime riportate dall’agenzia Reuters, che moltiplicati per i giorni di un anno normale (non pandemico) e per tutti i voli che sorvolano la Bielorussa fa diversi milioni di dollari.

Source: agi