Le reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede chiudono il 2020 con volumi record di raccolta netta sia in termini mensili sia sull’intero anno. Lo scorso dicembre i dati rilevati da Assoreti evidenziano una raccolta netta positiva pari a 5,7 miliardi di euro, con una crescita del 37% anno su anno, determinata dagli investimenti netti effettuati sui prodotti del risparmio gestito (5,8 miliardi, +36,9%).
“Il bilancio del 2020 è pertanto positivo per 43,4 miliardi di euro (+24,1% rispetto al 2019); i volumi di raccolta realizzati su fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali raggiungono i 24,2 miliardi di euro (+19,4%), l’investimento netto in strumenti finanziari amministrati è quasi quadruplicato con 6,7 miliardi di euro, mentre la liquidità netta (12,4 miliardi) confluita su conti correnti e depositi segna una flessione del 4%”, evidenzia Assoreti.
“Abbiamo raggiunto un risultato storico in un anno straordinariamente complicato. Le nostre associate si sono fatte trovare preparate e reattive di fronte ad uno scenario imprevisto: modelli di business basati sulla professionalità e sulla flessibilità della rete, centralità del cliente nella prestazione del servizio di consulenza, sviluppo tecnologico e digitalizzazione dei processi”.
“Questi fattori hanno determinato, proprio nei mesi della pandemia, il rafforzamento della relazione tra consulente e cliente”, sottolinea il presidente dell’associazione, Paolo Molesini, “creando i presupposti per affrontare il periodo con una gestione attiva del risparmio, orientata a cogliere le opportunità ma impostata su un’attenta diversificazione di portafoglio”.
Fonte: economia agi