Nel cast, cinematografico oltre a Matilda De Angelis nel ruolo della protagonista e a Eduardo Scarpetta in quello del giornalista Jacopo Barberis, tornano Pier Luigi Pasino (Enrico Poet, fratello di Lidia), Sara Lazzaro e Sinead Thornhill (rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poet, la loro figlia) e Dario Aita (Andrea Caracciolo). A loro si unisce, in questa nuova stagione, Gianmarco Saurino, nei panni del procuratore Fourneau. Tornano a dirigere la serie Matteo Rovere e Letizia Lamartire, a cui si aggiunge Pippo Mezzapesa. La seconda stagione è scritta da Flaminia Gressi, Guido Iuculano e Davide Orsini.
Per l’attrice girare la seconda stagione “è stato come tornare in famiglia, una famiglia che si è allargata con Gianmarco Saurino, la ‘new entry’ della seconda stagione”. Come spiega la De Angelis, a differenza della prima stagione “che ci ha richiesto lo sforzo di trovare veramente il tono della serie, di camminare come equilibristi tra l’ironia, il crime e allo stesso tempo portare dei messaggi politici che devono essere trattati con la serietà e con il rispetto che si meritano”, nella seconda stagione “ci sentivamo un pochino più padroni della scena e quindi ci siamo divertiti. Nel frattempo noi siamo diventati una famiglia – aggiunge – e quindi è stato veramente come tornare al primo giorno di scuola dopo l’estate: incontri i tuoi amici, le tue amiche, un’altra ‘new entry’ stupenda come Pippo Mezzapesa che ci ha fatto l’onore di girare tre episodi”.
Nei sei nuovi episodi Lidia continuerà a scomporre senza tregua i tasselli di un mondo costruito dagli uomini per gli uomini, con assoluta genialità, spiazzando l’avversario con intelligenza, ironia e senza mezzi termini, ma non per questo senza mai mettersi in discussione.
‘La legge di Lidia Poet’, spiega Matteo Rovere, “è la serie del cuore e ci divertiamo a scriverla, a realizzarla e a lanciarla in questi giorni. Avevamo la voglia di migliorare la prima stagione – aggiunge – utilizzando Torino, nostra grande alleata, e anche grazie al lavoro di Letizia (Lamartire) e Pippo (Mezzapesa) che hanno diretto i loro episodi. Con la prima serie abbiamo avuto successo. In questa seconda abbiamo iniziato un percorso speciale: Lidia cresce, i compiti si complicano. E’ un’eroina che ha nell’intelligenza il suo superpotere”. Dopo il grande successo della prima stagione, decretato dal fatto di essere la serie tv italiana più vista al mondo su Netflix, torna con la seconda stagione dal 30 ottobre ‘La legge di Lidia Poet’. Oggi le prime due puntate saranno presentate in anteprima ad Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma alle ore 20.30 all’Auditorium della Conciliazione.
Nella nuova stagione Lidia Poet, la donna iscritta all’Ordine degli avvocati in Italia, iscrizione non convalidata perché è non previsto dalla legge italiana di fine ‘800 che una donna possa esercitare il mestiere dell’avvocato, combatterà per i diritti femminili. Femminista ante litteram (al punto di non volersi sposare per non diventare ‘proprietà’ del marito), testarda e combattente, Lidia Poet, interpretata da Matilda De Angelis, ha il merito di affrontare temi importanti come la lotta per i diritti delle donne in una serie apparentemente leggera.
“Purtroppo ci muoviamo ancora in una società pregna di maschilismo, patriarcato, misoginia in tutti gli ambiti – spiega l’attrice durante un incontro stampa alla festa del cinema – però sicuramente c’è un’attenzione diversa e penso che in questo senso anche attraverso una serie come ‘Lidia Poet’, che è puro intrattenimento, noi riusciamo con ironia, con leggerezza (alle volte non troppa leggerezza), a sottolineare dei temi che sono purtroppo ancora moltissimo attuali e che appunto sono figli della storia dell’umanità”.
La serie, vincitrice con la prima stagione ai Nastri d’Argento Grandi Serie 2023 del premio Miglior Serie ‘Crime’, è prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia, società del Gruppo Banijay. (AGI)