“La Sicilia, come la Calabria, come tutte le regioni dell’Italia meridionale hanno in comune tante cose. Tra queste, purtroppo, c’è ancora uno stigma molto forte nei confronti della salute mentale. Ancor più che nelle regioni dell’Italia settentrionale”. Lo ha detto all’AGI Barbara Giangravè parlando del suo nuovo libro “In clinica psichiatrica c’è il glicine fiorito” in cui affronta il delicato tema della salute mentale.
“Ho scritto “In clinica psichiatrica c’è il glicine fiorito” – spiega l’autrice – durante il mese di ricovero che ho trascorso in una clinica psichiatrica. All’inizio non avevo chiaro in mente cosa avrei fatto di tutte quelle cartelle scritte con il mio computer portatile poggiato sulle mie gambe. Pensavo di tenere solo un diario della mia degenza, con l’obiettivo dichiarato di non perdere la lucidità a causa dei farmaci che mi avrebbero somministrato. Più scrivevo, però, più pensavo che anche dalle peggiori esperienze si può tirare fuori qualcosa di buono per sé e per gli altri”. Il libro è stato pubblicato un anno dopo la sua stesura. “In ambito editoriale – aggiunge Giangravè – questo lasso di tempo è da considerare breve rispetto alle programmazioni delle case editrici. E questo è avvenuto perché il mio attuale editore ha creduto in questo progetto fin dall’inizio e mi ha proposto la soluzione più rapida per essere pubblicata dal gruppo editoriale, “Les Flâneurs”, da lui fondato e di cui Fides Edizioni fa parte”. (AGI)
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