Libri: ‘Un anno con Platone’, viaggio nella foresta del pensiero


L’invidia, il mito, la verità, il dolore, l’opinione, la conoscenza, la virtù, l’immagine, la mimesi, l’uguaglianza, il corpo, l’anima, il nòmos e la legge scritta, la giustizia e l’ingiustizia, il linguaggio, l’illusione, la sofistica, la musica, le arti, la terra, la politica e la necessità, la città giusta, la morte, la scienza, la natura umana, la filosofia, il pensiero, il bene. Tanti temi filosofici da sempre al centro dell’attività speculativa umana vengono ora sviscerati e raccontati da Monica Ferrando attraverso le parole di Platone (e Socrate, ovviamente), in un voluminoso libro dal titolo emblematico: ‘Un anno con Platone’ (Edizioni Neri Pozza, pagg. 705; Prezzo: 30 euro). Il pensiero del grande filosofo, scrive l’autrice, è una “foresta spessa e viva” e con questo annuario (divide i 365 capitoli, brevissimi, intitolandoli ai giorni dell’anno) indica uno dei tanti possibili sentieri per addentrarci in questa sterminata selva. Ogni giorno l’autrice e il filosofo ci pongono di fronte a molteplici domande, grazie a passi del testo platonico commentati e accostati al pensiero di antichi e moderni. Dialogo e confronto sono, d’altra parte, in Platone un metodo e un’esigenza – non per nulla Diogene Laerzio lo definiva “il vero inventore del dialogo”, colui a cui attribuire sia il primato dell’invenzione che il magistero dello stile – e dal confronto tra Platone e i suoi pari, tra Platone e i dilemmi del contemporaneo, a emergere è la voce viva e presente di un filosofo che come pochi ha nutrito la cultura occidentale.
Una voce varia, spesso provocatoria, che implica l’esposizione dell’ascoltatore a un urto e, spesso, un successivo e salutare cambiamento di rotta. ‘Un anno con Platone’ è un testo non facile, però. Ferrando si rivolge a chi conosce bene la materia. Cita frasi in greco, usa una terminologia accademica, fa rimandi storici e filosofici coltissimi. E così leggere questo volume che arriva in questi giorni nelle librerie è una sfida che viene lanciata e che chiunque può accogliere. La bellezza delle parole di Platone, l’agilità dei capitoli (365 giorni dell’anno) di poche pagine, facili da leggere, studiare o, eventualmente, saltare, rendono meno ostica la lettura anche se spesso è indubbia la fatica di seguire l’autrice e Platone nelle sue traiettorie filosofiche. Nel testo ci sono anche delle brevi note a ogni passo che tengono spesso anche conto di alcuni dei commenti più importanti ai dialoghi platonici composti nel corso del tempo, dall’antichità a oggi; dove spesso vengono evocati anche altri autori, sia antichi che moderni e contemporanei. Come scrive Monica Ferrando nella sua prefazione, “del grande filosofo, la cui scuola è stata nutrimento del pensiero antico, si è cercato di far udire una eco, che nel nostro mondo attuale non può che suonare interlocutoria, per non dire provocatoria e, magari, salutare”. (AGI)