Libri: ‘Mala.Roma criminale’, Fagnani nell’inferno della Suburra


Il momento in cui tutto è precipitato, in cui la pax malavitosa (o mafiosa, in senso di Mafia Capitale) è finita ha una data e un orario: 7 agosto 2019, ore 18.30 (minuto più, minuto meno). L’istante in cui un killer mandato non si sa da chi ha ucciso uno dei boss emergenti e più ambiziosi della malavita romana, Fabrizio Piscitelli detto Diabolik (o Diablo). Da questo omicidio parte il libro ‘Mala. Roma criminale’ (Ed. Sem Libri, pagg. 230 – Prezzo: 18 euro) di Francesca Fagnani, giornalista e conduttrice della popolare trasmissione ‘Belve’ in onda su Rai2, un evento che rappresenta uno spartiacque tra un prima e un dopo: ora la pace è finita e le gang sono in guerra e lo scontro infuria, invisibile agli occhi dei più.
“Provare a capire le ragioni che hanno portato alla sua morte significa non soltanto indagare su uno degli omicidi di maggior peso tra quelli avvenuti nella Capitale negli ultimi anni, ma serve soprattutto a disegnare lo scacchiere della criminalità romana – scrive la giornalista – la Suburra è una rete interconnessa di soggetti che si muovono in un rapporto di mutua assistenza, salvo imprevisti. I sodalizi malavitosi convivono l’uno accanto all’altro, spartendosi il territorio in modo più fluido che altrove, in un equilibrio che favorisce gli affari e allontana i problemi, almeno fino a quando i guai qualcuno non se li va a cercare, perché fa il furbo, perché non versa la stecca, per un debito non saldato o perché alza troppo la testa. E a quel punto si spara”. Francesca Fagnani nel suo libro-inchiesta cerca di capire perché Diabolik è stato ucciso. “La morte di Fabrizio Piscitelli interessava a tanti, perché Diablo sedeva ai tavoli che contano, qualche volta da capo, altre credendo di esserlo, ambizioso com’era – scrive ancora la Fagnani – si occupava di recuperare crediti non pagati, voleva coprire Roma di cocaina, stabilirne il prezzo, mediare tra gruppi che si facevano la guerra. Da Tor Bella Monaca a Ostia, da San Basilio a Ponte Milvio, dalla Romanina alla Bufalotta, era ovunque e con chiunque: con gli albanesi, che a forza di rompere le ossa e allevare killer professionisti erano riusciti a diventare narcos potenti e temuti; con i Casamonica, con gli Spada, con le vecchie glorie della malavita di Roma, con le batterie del litorale, ma soprattutto con la camorra di Michele Senese, detto ‘o Pazzo, re indiscusso del narcotraffico capitolino, sotto la cui possente ala Fabrizio era diventato Diabolik”.
Un uomo ambizioso e potente, dunque, che a un certo punto si è creato troppi nemici e ha perso la protezione del suo angelo custode. Il suo omicidio, infatti, è stato ordinato da uno dei tanti nemici che si era fatto l’ex pupillo del boss camorrista Michele Senese e da quest’ultimo ‘autorizzato’ nella sua zona (Appio).
La Fagnani racconta il momento in cui la pace è finita, quando Fabrizio Piscitelli, capo degli Irriducibili della Lazio e ai vertici della ‘batteria di Ponte Milvio’, viene freddato da un sicario che gli spara alla testa, mentre se ne sta seduto su una panchina al parco degli Acquedotti. Ma Diabolik è solo la punta dell’iceberg di quella rete di organizzazioni criminali che governano sul territorio: connection tentacolare che comprende il cartello di Michele Senese detto ’o Pazzo, la malavita storica e quella emergente, e poi il sodalizio, spietato e potente, degli albanesi, che sono cresciuti all’ombra di Piscitelli e sono diventati i Signori del narcotraffico. Così, la vendetta è l’innesco di un conflitto senza quartiere per il controllo delle piazze di spaccio, dal litorale ostiense a Tor Bella Monaca: un business gigantesco in cui tonnellate di coca muovono milioni.
Con il rigore della cronista, Francesca Fagnani esamina le fonti giudiziarie, collega i fatti, ricostruisce antiche alleanze e recenti rivalità che definiscono la geografia criminale della Capitale. Il suo libro è un’inchiesta nata da un lavoro di approfondimento che si basa sui documentati dell’inchiesta nata dall’omicidio Piscitelli.
Prossimamente ‘Mala. Roma Criminale’ diventerà anche un film e una serie tv prodotte da Fremantle che ne ha acquisito i diritti. I soggetti di film e serie saranno firmati dalla stessa Francesca Fagnani con Leonardo Fasoli. (AGI)