(Adnkronos) – “Le bombe a Roma, Firenze e Milano. Un viaggio alla scoperta dei misteri che hanno cambiato l’Italia”. E’ questo il viaggio che tenta di intestarsi ‘1993 il romanzo delle stragi’, del giornalista Andrea Cottone, edito da ‘Compagnia Aliberti’. Dopo trent’anni è una serie di indagini compiute, il testo di Cottone traccia il racconto della tragica ed enigmatica stagione stragista mafiosa del 1993.
Ambientato a Roma, durante il governo Monti (novembre 2011-dicembre 2012), il libro racconta le vicende di un giovane studente, ampiamente fuori corso, cui è stato dato il compito di ricostruire le vicende del 1993. Nello sviluppo della trama, il lavoro si incrementa continuamente di nuovi elementi, punti di vista e nuove chiavi di lettura. Intervengono anche dei ‘gialli informatici’ e il protagonista, alla fine, si ritrova al centro di un piano orchestrato alle sue spalle da manovratori spietati i cui obiettivi non si rivelano poi tanto diversi da coloro che si sono mossi dietro le quinte in quella stagione. Un quadro che si ricompone alla fine, mettendo assieme tanti punti disseminati lungo la storia.
Pagina dopo pagina, infatti, si delineano “gli intrighi e i giochi di potere di un’Italia, quella degli anni ’92 e ’93, sulla quale ancora troppo poco sappiamo. Forse perché abbiamo paura di scoprire quello che è davvero accaduto, e che ha dell’indicibile e dell’incredibile: una trama di interessi e complicità che fa rabbrividire e indignare”, recita la quarta di copertina. Per Marco Travaglio, autore della prefazione, quello di Cottone è “uno strumento indispensabile per dare la sveglia a un Paese che non può più delegare ai parenti delle vittime di mafia e a un pugno di magistrati e di giornalisti il dovere della memoria e il diritto alla verità e alla giustizia”.