AGI – Sono in corso lavori per ordinare e valutare le domande di oltre 22.500 aspiranti nuovi astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il rigoroso processo di selezione richiederà circa 18 mesi. Lo screening iniziale, per garantire che i criteri di base siano soddisfatti, sarà seguito da test medici e psicologici, esercizi e colloqui.
L’ESA prevede di reclutare da 4 a 6 nuovi astronauti durante questo turno di selezione 2021-22, per supportare il futuro dell’esplorazione spaziale europea. Si tratta del primo periodo di candidatura dell’agenzia in 11 anni ed è probabile che cio’ includa missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e sulla Luna. Nell’ambito del processo di selezione, l’ESA sta anche valutando la fattibilità di far volare un astronauta con disabilità fisica.
Circa 5.400 domande, cioè il 24% di tutti i candidati astronauti sono state donne, un numero in crescita dato che nel 2008 questa cifra era del 15,5%. Sono state piu’ di 200 le persone che hanno fatto domanda per il nuovo posto disponibile di astronauta con disabilità fisica ed è la prima volta che questa posizione viene resa disponibile dall’ESA. Si prevede che il candidato prescelto lavorerà con l’Agenzia Spaziale Europea per determinare gli adattamenti necessari affinchè un tale astronauta voli come membro dell’equipaggio professionista in una futura missione spaziale. Il prossimo passo per i candidati prescelti sarà un invito per un’intera giornata di test in una struttura in Europa.
Questo passaggio è già iniziato per molti e durerà almeno fino alla fine dell’anno. I candidati vengono invitati progressivamente secondo le restrizioni di viaggio legate al COVID-19. Il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, afferma che l’agenzia ha cercato di attrarre un’ampia gamma di candidati attraverso la sua campagna di reclutamento e attende con impazienza la sfida di selezionare i candidati piu’ idonei in Europa.
“L’istituzione di una riserva per astronauti, insieme alla selezione di quattro astronauti dello staff e di un astronauta con disabilità fisica, offre piu’ opportunità che mai ai nostri candidati. Tuttavia, come si può vedere dai numeri iniziali, c’è ancora un’enorme competizione per questi ambiti ruoli nello spazio.”
Source: agi