Leonardo: Boeing 787, ‘vuoto lavoro’ a Grottaglie sino fine anno


“Gli strumenti identificati sono il ricorso alla mobilità intra-divisionale per un periodo che traguarda anche tutto il 2025 e l’apertura di una cassa integrazione della durata massima di 4 mesi”. Lo dice la Fim Cisl a proposito dello stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto) relativamente al ‘vuoto lavoro’ che si è determinato a seguito del minor ritiro di fusoliere da parte di Boeing per l’aereo 787. Per mobilità intradivisionale si intende lo spostamento temporaneo del personale dallo stabilimento del Tarantino agli altri di Leonardo. A Grottaglie sono prodotte due sezioni della fusoliera, poi spedite negli Usa, e lavorano un migliaio di persone. La Fim dice che “il vuoto lavoro dovrebbe essere circoscritto fino al 31 dicembre 2024. Da quanto previsto all’interno del programma comunicato da Boeing, si prevede una ripresa a rate 7 a partire da gennaio 2025 con una salita produttiva che dovrebbe portare a rate 10 a fine 2025”. Per rate, si intende il numero di coppie di fusoliere prodotte al mese a Grottaglie. “Il condizionale in questi casi è d’obbligo essendo il programma interamente gestito dal colosso statunitense il quale può incrementare o decrementare i rate in relazione alle esigenze-criticità afferenti le consegne del 787” dichiara la Fim. Circa l’insediamento a Grottaglie dalla linea italiana di assemblaggio finale del convertiplano, l’AW609, il velivolo in parte elicottero e in parte aereo – investimento che verrebbe fatto per allentare la dipendenza del sito di Grottaglie dalla commessa 787 -, la Fim Cisl dice che “lo scenario rappresentato dovrebbe, seppur in un arco temporale non di breve termine, chiudere un capitolo dominato da gestioni che hanno generato importanti criticità, aprendone però un altro altrettanto sfidante, in cui a fronte di un prodotto innovativo ma ancora poco maturo, dovrà fondarsi su un imprescindibile investimento in formazione per lo sviluppo delle nuove competenze richieste”. Secondo la Fim, “importante e strategico, se si vuole realmente realizzare tale progetto, è che Leonardo eserciti il suo naturale ruolo di capofila della filiera dell’industria aeronautica assumendosi la responsabilità di costruire un tavolo con le Divisioni coinvolte in questo processo per preparare tutti alle sfide sulla competitività e sulla qualità, che saranno, a nostro avviso, determinanti per la riuscita degli obiettivi da traguardare”. (AGI)