Roma, 13 novembre 2015 – “Bisogna rendere effettivamente operativa la “legge salva-famiglie” che permette a chi è in gravi difficoltà economiche di rinegoziare i propri debiti contratti con banche, fornitori e persino con Equitalia, permettendo ai privati cittadini di non subire espropri finendo per perdere ogni cosa” secondo Confedercontribuenti.
La legge 3/2012, fu varata per contrastare i devastanti effetti che la crisi economica ha avuto su molti privati cittadini, stretti in una morsa fatta di disoccupazione, riduzione dell’attività lavorativa e scadenze da onorare a cui non riescono più a far fronte anche a causa di eventi eccezionali. Purtroppo l’applicazione non risulta essere “omogenea” in tutta Italia, con interpretazioni diverse sui metodi di accesso alla procedura che variano nei diversi tribunali.
“E mentre le società di riscossione crediti suonano ai campanelli delle famiglie italiane indebitate, i tempi della procedura in molte città diventano lunghi al punto tale da creare serie difficoltà alla famiglie indebitate con banche, finanziarie e fisco”. A dichiararlo il Presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che chiede unintervento immediato del legislatoreaffinché si determinino procedure snelle e precise, nell’applicazione della legge.
Sono oltre tre milioni le famiglie in difficoltà con una ricaduta sociale pesante, per questo chiediamo al Parlamento di dare ulteriore impulso ad una norma che puo’ costituire un serio deterrente per non far cadere migliaia di persone nel triste e drammatico fenomeno dell’usura criminale.