Legge europea Bolkestein: a che punto siamo?


di Patrizia Orofino

La stagione estiva 2024, sta per cominciare. Il nostro paese da nord a sud, ha la fortuna di avere spiagge: 7.500 km circa, frequentatissime sia da noi italiani, che da turisti stranieri in vacanza in Italia. Un business stagionale basilare, per milioni di famiglie che, lavorano in estate grazie al turismo. Nonostante il decreto: milleproroghe attuato dal governo Meloni, le concessioni demaniali così come le abbiamo sempre viste e vissute, sono già scadute il 31 dicembre 2023. Secondo la normativa europea, dal 2006 la legge approvata dal Parlamento Europeo, non trova pace. In tutta l’Europa meridionale dove il turismo balneare, compreso il nostro paese, è affidato alle stesse persone e nuclei famigliari da decenni, è destinato a cambiare rotta per il tanto acclamato: mercato comune. Attraverso mediazioni al tavolo degli interessati, pare che, la stagione 2024, sia salva. Tuttavia, l’anno prossimo si ripresenterà lo stesso problema. Non si può assolutamente accettare che, la questione balneari dopo diciotto anni, sia ancora una spada di Damocle europea. La Direttiva Bolkstein, abbracciando l’idea del mercato comune, vuole come obbiettivo indire gare d’appalto aperte anche ad investitori stranieri, (non sapendo ancora le modalità, su come fare paese per paese) si rischia realmente di fare danni di immagine ed impronta turistica tipica e tradizionale, di un paese dove il turista decide di andare in vacanza. Facciamo un esempio: se, scegliessi di andare in Grecia per godere delle loro spiagge, da turista straniero, mi aspetto un’accoglienza ed un tratto tipico di quel paese. Se, la direttiva venisse definitivamente approvata e ad avere la concessione demaniale, sarebbe un’investitore straniero (anzi chè un imprenditore locale) con tutta la buona volontà non conoscendo gli usi ed i costumi di quel territorio, il nuovo titolare deve farsi aiutare: da chi? Da operatori turistici, ristoratori e di tutte quelle figure all’interno di quel territorio, preparate ad accogliere il visitatore. Quindi, cosa cambia nella concessione data ad imprenditori anche stranieri, invece che italiani per l’Italia, spagnoli per la Spagna, greci per la Grecia? E’ necessario sedersi ai tavoli della UE, discuterne e cambiare la legge, se necessario, non si può rimandare ulteriormente la questione: Bolkstein si, Bolkestein no?