AGI – Dopo aver assunto di nuovo nel 2018 l’incarico di Speaker della Camera, prima donna della storia americana a occupare quella poltrona, Nancy Pelosi si definì “ponte verso la futura generazione di leader” e accettò a una condizione: lo avrebbe fatto per l’ultima volta. Adesso, forse, il conto alla rovescia è cominciato. Nel 2022, quando ci sarà una nuova tornata elettorale, la leader democratica avrà 82 anni.
In questi giorni si stanno rincorrendo le voci su un suo possibile passo indietro, altri indicano nella figlia Christine, 56 anni, come candidata per lo storico seggio californiano alla Camera al suo posto. Le prossime elezioni di midterm potrebbero essere decisive per la tenuta della presidenza Biden: i repubblicani hanno la possibilità di riconquistare la maggioranza dei seggi.
Decisione entro marzo
Nancy dovrà decidere entro l’11 marzo 2022 se correre per il seggio, ma intanto il dibattito si è aperto e i media americani hanno cominciato a chiedersi: cosa farà la Speaker? In gioco c’è uno dei giganti del partito, una donna ostinata che, anche di recente, ha dato una grossa mano alla raccolta di fondi per il partito, con 32 milioni di dollari arrivati nel primi tre mesi del 2021, parte di quel miliardo di dollari che il ‘ciclone Nancy’ ha portato ai democratici nei suoi vent’anni di attività politica.
Il duello rovente con Donald Trump, nei passati quattro anni, le ha portato nuova popolarità tra i liberal, seppure con qualche distinguo tra i radicali, ma anche l’odio degli elettori repubblicani, che non le hanno mai perdonato il gesto irrituale di strappare platealmente le pagine del discorso del tycoon, alla fine dell’intervento sullo Stato dell’Unione del 2020.
La domanda sul futuro della Speaker, al Congresso dall’87, nata in Maryland ma sbocciata politicamente in California, arriva nel momento in cui Pelosi si trova ad affrontare il momento più difficile della sua carriera, alla guida di una delle maggioranze democratiche più risicate della storia, da tenere compatta davanti all’agenda da migliaia di miliardi di dollari portata avanti dal presidente Joe Biden.
La ricerca di spazio
L’insolito messaggio lanciato nei giorni scorsi da una moderata come lei, quando ha invocato il boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino nel 2022, come critica per il mancato rispetto dei diritti umani, è sembrato un modo per riconquistare spazio, forse luce, messa nell’ombra da Biden e dalla sua vice, Kamala Harris, ma anche per parlare all’ala radicale del partito, sempre piu’ insofferente alla sua presenza. O forse un modo per chiudere il cerchio di una vita politica, nata nel segno delle battaglie per i diritti civili.
Il democratico di New York Hakeem Jeffries viene considerato come l’erede piu’ probabile alla successione, ma finora il rappresentante alla Camera ha dribblato qualsiasi domanda. Quando, di recente, gli hanno chiesto se avrebbe sostenuto una ricandidatura di Pelosi, Jeffries ha risposto, dicendo che i democratici sono concentrati sull’agenda Biden.
Nessuno slancio, neanche formale. Un messaggio che Nancy avrà registrato, ufficialmente come in linea con il partito, ma intimamente come segno che il tempo delle grandi decisioni, forse, è davvero arrivato.
Source: agi