Le streghe di Salem, un processo famoso e sanguinario


Tra il 1692 e il 1693, nel Massachusetts, più di 200 persone affrontarono una serie di processi con l’accusa di praticare stregoneria. Un caso estremamente famoso che portò alla morte14 donne e in carcere altre 5 (tra cui 2 neonati). I processi alle streghe di Salem furono uno dei primi esempi di isteria di massa nell’America coloniale. Anche se alla fine la colonia del Massachusetts ammise che i processi si trattassero di un errore e risarcì le famiglie. Ma, nonostante questo, i riverberi della paranoia e dell’ingiustizia di quel periodo continuano a stregare l’immaginazione popolare anche secoli dopo. Per capire meglio la genesi di questo evento dobbiamo aprire una parentesi sul fenomeno della stregoneria.

Sul confine tra l’epoca medievale e quella moderna inizia a prendere forma il concetto di strega. Si inizia a pensare che il Diavolo sia in grado di creare una dimensione parallela alla messa: la messa nera. Un rituale che vedeva al centro il demonio e intorno un gruppo di donne che portando avanti la messa, alla fine avrebbero ricevuto dei poteri ultraterreni Nell’immaginario comune le streghe erano in grado di volare, praticavano il cannibalismo nei confronti dei bambini appena nati, distruggevano il raccolto e coinvolgevano tramite incantamenti anche altri membri della comunità in queste messe sataniche. Oltre, naturalmente, a lanciare maledizioni e fatture.

La caccia alle streghe di Salem si svolse in un momento in cui in Europa il fenomeno si stava esaurendo. Nonostante questo passò alla storia e probabilmente si tratta, ad oggi, di uno dei casi più famosi. Nel 1692 le autorità cittadine iniziarono a svolgere una serie di indagini per identificare possibili streghe che minacciavano a stabilità del luogo. Tramite una serie di confessioni estorte, gli inquisitori individuarono una rete di donne, collegate da un contatto con il maligno, che avrebbero condotto a processo. Facile prevedere come finì, una delle cose più tristi è che queste donne non avevano la possibilità di difendersi davvero. In quanto gli inquisitori portavano avanti torture indicibili in attesa di un’ammissione di colpa.

Queste esecuzioni coinvolsero anche i figli di queste donne. Ma, come anticipato, questo fenomeno si stava esaurendo e le autorità capirono, dopo qualche anno, di dover tornare a parlare di quel processo alle streghe e fare un’ammissione di responsabilità. Nel gennaio 1697, la Corte Generale ordinò un giorno di digiuno e di esame di coscienza per la tragedia di Salem. Nel 1702, la Corte dichiarò illegali i processi e nel 1711 la colonia approvò una legge che ripristinava i diritti e il buon nome degli accusati, concedendo 600 sterline di risarcimento ai loro eredi.

Di Vittoria Lattanzi – fonte: https://www.storiachepassione.it/le-streghe-di-salem-un-processo-famoso-e-sanguinario/