Le start up più promettenti secondo Unicredit


 

 

Redazione Adnkronos

 

60 pmi innovative accederanno a Start Lab nel 2023

 

Sono 60 le start up che parteciperanno nel 2023 a Start Lab, l’iniziativa di UniCredit nata per sostenere i giovani imprenditori, l’innovazione e le nuove tecnologie.

UniCredit Start Lab

La piattaforma del gruppo bancario si rivolge alle realtà innovative, selezionate da commissioni valutatrici composte da esperti e rappresentanti di aziende leader nei rispettivi settori, di tutti i settori con un programma che si articola in numerose azioni, tra le quali l’assegnazione di un premio in denaro, attività di mentoring, di sviluppo del network, training manageriale avanzato e servizi bancari ad hoc.

In 10 edizioni sono quasi 8.000 i progetti imprenditoriali finanziati e oltre 550 le startup accompagnate da UniCredit nei loro percorsi di crescita.

Importante novità di quest’anno sono i 5 Corporate Partner, ovvero Barilla, Cisco, Fincantieri, Granarolo e Jakala, che individueranno tra le 60 finaliste almeno una startup ciascuno da supportare mettendo a disposizione propri mentor e facility (laboratori e spazi aziendali), avviando progetti pilota congiunti e valutando la possibilità di ingressi nel capitale.

Startup ad alto contenuto tecnologico

Sono 700 le candidature pervenute da tutta Italia per l’ultima edizione, sviluppate da team di neoimprenditori attivi da non più di cinque anni, operanti in 5 macro settori:

Digital (40% del totale): cloud computing, app mobili, servizi e piattaforma B2B, hardware, fintech, IoT;

Impact innovation (18%): servizi e prodotti in grado di generare un beneficio sociale o ambientale;

Innovative Made in Italy (18%): agroalimentare, fashion & design, nanotecnologie, robotica, meccanica, turismo;

Life Science (15%): biotecnologie, farmaceutico, dispositivi medici, sanità digitale, tecnologie assistive;

Clean Tech (9%): energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile, trattamento dei rifiuti.

Le startup guidate da donne che si sono candidate quest’anno rappresentano il 22% del totale (in crescita rispetto al 17% del 2022), con una quota che sale al 50% tra quelle selezionate per accedere a Start Lab.

I vincitori

Alle migliori aziende selezionate in ciascuna delle 5 categorie, UniCredit assegna un premio di 10mila euro.

Per la categoria Digital, la migliore è risultata la start up Arcan (con sede a Lecco) che ha sviluppato una piattaforma SaaS che, sfruttando l’intelligenza artificiale per identificare le inefficienze del codice sorgente e per stimare i tempi,i costi e i benefici della loro rimozione, permette di risparmiare sui costi di sviluppo del software.

Per la categoria Impact Innovation, la prima classificata è la start up Voidless che si occupa del problema noto come “overpackaging”, approntando una nuova generazione di sistemi on demand packaging, macchine che creano la scatola su misura per ogni singolo ordine direttamente nei centri logistici.

Per l’Innovative Made in Italy, è risultata vincitrice la start up Deliveristo con il suo foodtech marketplace B2B in cui chef e ristoratori possono ordinare direttamente da oltre 350 fornitori

Per la categoria Life Science, prima classificata è risultata la startup milanese Medicilio che ha creato il primo ospedale decentralizzato in Italia, in grado di portare la medicina diagnostica di alta qualità direttamente a casa dei pazienti.

Nella categoria Clean Tech & Industrial la start up calabrese Katakem si è aggiudicata la prima posizione grazie allo sviluppo del primo reattore chimico automatizzato in grado di eliminare gran parte delle operazioni manuali oggi necessarie nelle pratiche di laboratorio e nei processi chimici, accelerando di dieci volte queste attività.

Infine, per “UniCredit Start Lab per il Sud”, l’iniziativa nata con l’obiettivo di valorizzare promettenti realtà innovative delle regioni del Sud Italia, sono risultate vincitrici Robosan (piattaforma robotica per i laboratori diagnostici) e Sestre (soluzione per la fertilità e il trattamento delle disfunzioni ormonali).

La strategia ESG di Unicredit

“Con UniCredit Start Lab in questi anni abbiamo accompagnato centinaia di start up verso percorsi di crescita sostenibile, diventando così partner di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano” ha dichiarato Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit. Per Taricani “promuovere l’innovazione dal basso è parte integrante del nostro impegno a sostenere le PMI italiane, segmento rilevante dell’economia del paese che genera più di un terzo dell’occupazione e circa il 40% del valore aggiunto, a crescere e a rafforzarsi. Inoltre, Start Lab si inserisce perfettamente nella strategia Esg di UniCredit, in quanto sostiene progetti che hanno un impatto positivo sugli aspetti sociali e ambientali delle comunità in cui operiamo”.