Le Regioni stanno procedendo in ordine sparso per vaccinare le persone ‘fragili’


AGI – Prosegue ‘in ordine sparso’ la campagna di vaccinazione delle varie regioni italiane. Se il 27 dicembre per tutti era stato il ‘vaccino day’ con l’avvio in sincrono delle somministrazioni a medici e infermieri, già con quelle per gli over 80 i tempi si sono diluiti. E ora che dovrebbe partire la ‘terza fase’, quella per i soggetti ‘fragili’, dai disabili ai pazienti oncologici ai cardiopatici e diabetici, è saltata ogni programmazione.

Lazio ed Emilia Romagna sembrano ‘tirare’ il gruppo: la seconda è appena partita, la prima sta per farlo. Seguono Piemonte e Veneto, anche loro ormai sulla linea dello start.

Futuro più incerto per tutte le altre anche se nelle intenzioni l’avvio dovrebbe avvenire ‘il più presto possibile’. A pesare sicuramente l’incertezza sulle dotazioni e l’approvvigionamento del siero ma anche i problemi di organizzazione. In Lazio dunque sono stati “attivati tre canali di presa in carico per agevolare il reclutamento” rende noto l’Unità di crisi Covid della Regione  e da giovedì dovrebbero partire lire le prenotazioni.

In Emilia Romagna sono già partite per i disabili. La programmazione è stata avviata lunedì scorso e le prime dosi, in alcuni territori della regione, sono già state somministrate. La priorità viene data alle persone con disabilità nelle strutture residenziali (circa 3mila), poi a quelle nei centri diurni (4mila) e a quelle in carico ai servizi (13mila). La prima categoria prevista è quella delle “persone estremamente vulnerabili con rischio elevato di sviluppo forme gravi o letali di Covid-19, a partire dai 16 anni di età, comprese le persone con disabilità al 100% non autosufficienti”.

Situazione ‘in divenire’ in Veneto: “stiamo consegnando i vaccini ai centri di riferimento per la popolazione che appartiene a tre categorie a rischio: trapiantati, pazienti affetti da fibrosi cistica e malati oncologici”, spiega l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin.

In buona posizione anche il Piemonte. Partirà il 16 marzo infatti la campagna vaccinale per le persone disabili. “Si comincerà – spiega l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – con la vaccinazione ai circa 6mila ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali ai quali verranno somministrati i vaccini Pfizer e Moderna”.

Più indietro la Toscana che punta però “a cambiare passo” alzando il ritmo delle somministrazioni agli over-80 e inserendo da giovedì anche i 120.000 pazienti ‘superfragili’. L’obiettivo è raggiungere quota 70.000 somministrazioni settimanali. L’idea è di vaccinarli nelle strutture Asl comunali per garantire maggiore sicurezza e di farlo con le dosi Pfizer e Moderna, per i fragili non gravi, invece, si partirà da metà marzo negli hub regionali con il vaccino AstraZeneca.

Nelle retrovie anche la Lombardia: il piano vaccinale risale allo scorso 24 febbraio ma sarà domani, secondo quanto si apprende da fonti dell’assessorato al Welfare, che sono previste “delucidazioni ulteriori” sul fronte delle somministrazioni alle categorie “fragili”. Mercoledì inoltre, la giunta regionale delibererà sul cosiddetto “secondo step” del piano, con l’individuazione tra l’altro degli Hub e degli Spoke dove verranno somministrati i vaccini.

Incertezza anche in Abruzzo dove si parla genericamente di partenza “entro il mese”.  Tempi lunghi per la Liguria: il calendario di vaccinazione ruota tutto attorno alla consegna delle dosi e della tipologia di vaccino, ma stando a quanto previsto dal piano, i soggetti ultravulnerabili dovrebbero iniziare la vaccinazione a maggio. Per loro (e per gli over 75) le prenotazioni dovrebbero scattare entro fine aprile, per poi far partire a maggio le somministrazioni di Pfizer e Moderna. Comincerà invece l’8 marzo la fase 3 che prevede il coinvolgimento dei medici di medicina generale che inizieranno a prenotare gli appuntamenti per i propri assistiti under 65 ma anche deii soggetti vulnerabili dai 18 ai 65 anni.

In Campania per ora si è alle dichiarazioni d’intenti: “bisogna garantire la priorità nella vaccinazione anti-Covid alle categorie più deboli” ma per ora nessun calendario.

Fase ‘congelata’ infine in Sardegna. La vaccinazione di disabili, malati cronici e non autosufficienti, è stata rimandata per mancanza di vaccini.

Source: agi