AGI – In meno di un’ora sono state dieci le coperte e una trentina le sciarpe e i cappelli che le magliaie volontarie potentine hanno promesso di realizzare per le popolazioni ucraine colpite dal conflitto. È stato raccolto con entusiasmo l’invito lanciato dall’associazione La nuova cittadella di Bucaletto di Potenza, che ha promosso l’iniziativa ‘Intessiamo coperte di umanità’.
La lana può essere ritirata, gratuitamente, nella sede dell’associazione e servirà a confezionare coperte intere o a pezzi, sciarpe e quant’altro possa servire a chi fugge dalla guerra a ripararsi dal freddo inverno dell’Est Europa. A rendere possibile l’iniziativa, l’offerta generosa di una giovane potentina, Adele Alagia, ricercatrice all’Università di Oxford, che ha voluto mettere a disposizione di diverse associazioni di volontariato del posto i filati pregiati ereditati dalle zie Pina e Isa, titolari di un’antica maglieria che aveva sede nel capoluogo nella centralissima discesa di San Gerardo.
“C’erano tre stanze dell’appartamento che ho ereditato dalla mie zie piene zeppe di gomitoli – racconta la giovane donna all’AGI – utilizzati da loro per confezionare capi d’abbigliamento dagli anni Cinquanta fino ai primi decenni del Duemila. Quando sono venute a mancare abbiamo ereditato tutti i filati, oltre 300 mila euro il loro valore, che avevano accumulato per la loro attività. Avevamo così due opzioni o buttarli o venderli. Poi abbiamo deciso di regalarle, perché si è presentata una bella occasione”.
In pochi giorni hanno distribuito tutti i gomitoli, quasi tutti prodotti in Italia e alcuni di elevato valore, a privati e associazioni di Potenza e della provincia. “Un gesto nobilissimo”, sottolinea Michela Marino, presidente de La nuova cittadella. “La lana, di ottima fattura, riempie già la sala riunioni dell’associazione – aggiunge Michela – ma ora occorre la piena collaborazione di quanti e quante padroneggiano quest’arte antica e assieme preziosissima“.
Entro il 20 di marzo i lavori dovranno essere pronti per partire, la tempistica per la consegna dei manufatti verrà concordata di volta in volta con i volontari dell’associazione di Bucaletto e varierà a seconda del progetto che si intende consegnare. “A chi vuole preparare la sciarpa verrà richiesto un tempo di consegna più ristretto, rispetto a chi è pronto a realizzare una coperta intera- sottolinea Michela- i manufatti raccolti verranno poi consegnati ai volontari della sezione locale di Protezione Civile, con la quale abbiamo già preso accordi, perché raggiungano quanti ne hanno necessità attraverso i canali ufficiali e accreditati”.
Dal quartiere di prefabbricati, nato all’indomani del terremoto del 1980 per ospitare i senzatetto del sisma, si lancia così una gara di solidarietà importante. “La nostra città deve diventare simbolo della solidarietà – conclude la presidente – ha ricevuto tanto quando ne aveva bisogno e il nostro quartiere ne è la prova tangibile, ora tocca a noi dimostrare di avere un grande cuore”.
Source: agi